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Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi - dal 2010-12-12 ad oggi 2010-12-27 Sintesi (Più sotto trovate gli articoli)

INTEMPERIE, NEVE, TEMPESTE, TEMPORALI, TERREMOTI..

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Dalessandro Giacomo

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pena la decadenza dal Diritto e Libertà di Testimoniare. Poi si deve esprimere separatamente e distintamente il proprio personale giudizio.

Per conoscer le mie idee Vedi il "Libro dei Miei Pensieri"html PDF

Il mio commento sull'argomento di Oggi è :

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Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi - dal 2010-12-12 ad oggi 2010-12-27

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2010-12-27

 

 

 

 

 

2010-12-21

29 dicembre 2010

MALTEMPO

Trappola A1, verso i risarcimenti

Nord Europa, voli in tilt per la neve

Istruttoria dell'Antitrust sulle società che hanno penalizzato i viaggiatori e disponibilità di Autostrade a risarcire gli automobilisti. Sono i primi due punti fermi dopo lo scaricabarile andato in scena in queste ore sulle responsabilità dei disagi causati ai cittadini da un maltempo previsto ma mal gestito.

Il presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà ha annunciato l'intenzione di aprire una istruttoria nei confronti delle società che "potrebbero non aver fornito ai viaggiatori le informazioni necessarie a scegliere se partire o no". "È inaccettabile - ha spiegato - che un po' di maltempo, previsto anche se intenso, abbia causato i disagi che migliaia di cittadini hanno subito nei giorni scorsi sulle strade e le ferrovie di uno dei Paesi tra i più industrializzati del mondo". L'esito potrebbe essere, come già accaduto in passato per una vicenda analoga, l'imposizione di sanzioni.

Intanto, la società Autostrade, dopo le sollecitazioni ricevute dalle associazioni di consumatori, ha deciso di avviare le procedure di conciliazione previste dal Protocollo sottoscritto con le stesse associazioni e quindi di aprire un confronto per stabilire qualità e quantità dei risarcimenti per gli automobilisti rimasti bloccati in autostrada. La somma da risarcire dovrebbe essere di almeno 500 euro a persona erogabile anche con bonus o altri servizi dello stesso valore, sostiene il Codacons, secondo cui l'indennizzo dovrebbe essere rapportato al tempo trascorso fermi in autostrada.

L'associazione dei consumatori se la prende anche con la Protezione civile. "Cosa aspetta Gabrielli a dimettersi? Alla prima emergenza - afferma Carlo Rienzi, presidente dell'associazione - è riuscito a far rimpiangere Guido Bertolaso. È da incoscienti e irresponsabili accusare i cittadini per le omissioni ripetute e continuative sulle quali dovrà indagare la magistratura". Immediata la replica del Dipartimento: "Spiace constatare che il Codacons si esprima con tanta veemenza rispetto ad affermazioni che non riguardavano l'intera utenza, quanto piuttosto quei pochi, soprattutto conducenti di mezzi pesanti, che immettendosi non attrezzati adeguatamente in autostrada, hanno concorso a provocare tanto disagio".

Dopo l'atteggiamento conciliante di autostrade, ci si aspetta che anche Ferrovie e Anas seguano l'esempio. Lo sollecitano le associazioni dei consumatori, ma lo chiede con forza anche Enrico Rossi, Governatore della Toscana, regione più di altre piagata dall'emergenza maltempo: quello di Autostrade è "un giusto riconoscimento a tutti gli automobilisti rimasti intrappolati per ore e che hanno subito gravi disagi. Tutto questo è un passo avanti ma non basta. Adesso ci aspettiamo anche da ferrovie una risposta analoga". Ma anche dalla politica Rossi vorrebbe risposte. "Secondo me in altri tempi - ha detto il presidente della Toscana - un buon imprenditore avrebbe chiesto scusa agli italiani e un presidente del Consiglio l'avrebbe chiamato a rapporto". Ma almeno - ha concluso - lunedì Matteoli "batta un cazzotto sul tavolino" e chieda conto di quel che è accaduto.

Il riferimento è alla riunione che il ministro dei trasporti ha convocato oggi con i vertici di Fs, Anas, Autostrade e Protezione civile proprio per fare il punto su ciò che è accaduto e individuare eventuali responsabilità.

QUATTRO MORTI PER IL FREDDO

Il gelo di questi giorni continua a mietere vittime tra i clochard. Dopo quelli di Milano, altri due senzatetto sono morti nella notte per le temperature pungenti in pieno centro, a Varese e Torino. Un triste bollettino che fa salire a quattro il numero dei barboni deceduti in questa settimana per effetto delle temperature in picchiata e che sta assumendo le dimensioni di un'emergenza.

CAOS NEI CIELI D'EUROPA

La neve e le basse temperature hanno provocato oggi ritardi nei voli in tutto il Nord Europa, con ripercussioni sui programmi dei viaggiatori che stanno partendo per le vacanze di Natale. British Airways ha fatto sapere che il maltempo, con neve abbondante e ghiaccio, ha continuato a causare ritardi ai propri voli e che ulteriori disagi potrebbero esserci nei prossimi giorni, date le previsioni meteorologiche che annunciano ancora neve. Solo una delle due piste dell'aeroporto di Londra Heatrow, l'aeroporto più trafficato del mondo, era regolarmente attiva dopo la tempesta di neve che ha paralizzato lo scalo nel weekend, lasciando a terra decine di migliaia di passeggeri.

Air France ha annunciato gravi ritardi nei due aeroporti principali di Parigi, Charles de Gaulle e Orly, dopo la tempesta di neve di questa mattina. Anche i voli cargo hanno subito dei ritardi all'aeroporto Charles De Gaulle, con alcuni voli notturni che sono stati cancellati dal momento che i camion non sono stati in grado di raggiungere l'impianto. In Germania Lufthansa ha fatto sapere che si sta attenendo alla tabella oraria diffusa nel weekend e che i voli di lunga tratta stanno procedendo regolarmente. La compagnia tedesca, però, ha anche chiesto ai passeggeri di controllare che il proprio volo non sia stato cancellato prima di recarsi in aeroporto. Bruxelles ha sospeso tutti i voli fino a mercoledì per mancanza di liquido antigelo./html>

 

 

 

2010-12-18

18 dicembre 2010

NEVE E GELO IN ITALIA

Maltempo, riapre la A1

Quattro i morti a Milano

Otto mezzi, 3 spalaneve e 5 spargisale, sono entrati sull'A1 al casello di Incisa Valdarno e stanno ripulendo le corsie dalla neve e dal ghiaccio. I mezzi funzionano da safety car: dietro di loro stanno accodandosi camionisti e automobili, fermi dal pomeriggio di ieri. Intorno al casello, dove si trova un'ambulanza con i volontari della Croce rossa, bar e negozi di alimentari sono stati presi d'assalto e, ormai, trovare un pezzo di pane è impossibile. Anche questo non contribuisce a rasserenare gli automobilisti.

Ci vorranno ora comunque per smaltire la coda di auto lunga 38 chilometri, che è stata bloccata tra Valdarno e Firenze sud da ieri pomeriggio.

L'Ispettorato della vigilanza sulle concessioni autostradali dell'Anas ha disposto una "verifica

ispettiva" sull'accaduto. "A seguito del blocco della circolazione, avvenuto nella giornata di venerdì e conclusosi soltanto sabato, su alcune tratte della rete autostradale in concessione, A1 Milano-Napoli area fiorentina, A12 Livorno-Rosignano e A24 Roma-L'Aqulila, a seguito delle intense precipitazioni nevose, l'Ispettorato di Vigilanza sulle Concessioni Autostradali dell'Anas (Ivca) - si legge in una nota - ha aperto una verifica ispettiva atta a verificare l'operato delle società concessionarie nella gestione delle emergenze e individuare le eventuali responsabilità da parte delle società stesse, circa il mancato rispetto della normativa".

Fabrizio Curcio, responsabile dell'ufficio emergenze del Dipartimento della Protezione Civile, ha riferito che "il Capo Dipartimento ha espresso in modo chiaro che i nostri avvisi non sono stati ascoltati. Finito il lavoro sulla A1, si farà un'analisi approfondita per vedere che cosa non ha funzionato".

"Denunceremo tutti alla procura della Repubblica: Mauro Moretti di Ferrovie dello Stato, Pietro Ciucci di Anas, e i Benetton di Società Autostrade per l'Italia". Lo ha annunciato oggi il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi spiegando che "sono queste persone i responsabili" dei disagi registrati. "Chiederemo poi i danni - ha aggiunto - e metteremo tutti davanti alle loro responsabilità. Sto inoltre promuovendo una class action dei cittadini per supportare la loro richiesta di danni, e abbiamo già centinaia di segnalazioni". Il governatore ha spiegato che "come Regione abbiamo mandato un avviso di criticità con richiesta di adozione di stato di allerta giovedì alle ore 13, in cui avvertivamo tutti della situazione. L'abbiamo mandato in tempo sufficiente per intervenire, prevedere e prevenire. Non dimentichiamo che 15 centimetri di neve in inverno sono un fatto normale e non possono dividere in due l'Italia". Rossi ha assicurato che "andremo fino in fondo senza fare sconti, perché quando si scoglie la neve non ritorni tutto come prima. Quanto avvenuto è il segno dello stato in cui versa il Paese, perchè si è perso il senso della responsabilità e del dovere".

VENETO SOTTO ZERO

Si è esaurita nella notte l'ondata di nevicate che dal pomeriggio di venerdì ha interessato il Veneto e stamane il cielo è sereno, ma ha lasciato qualche strascico sul fronte della viabilità locale e sui collegamenti ferroviari che hanno segnato ritardi. La polizia stradale non segnala particolari problemi lungo le autostrade e le strade principali del Veneto. Secondo il centro previsioni meteo di Arabba (Belluno), fino a martedì il tempo dovrebbe volgere al sereno o al nuvoloso ma senza precipitazioni nevose. La temperatura resta però sotto la media stagionale e sulla piana di Marcesina, in un'area disabita e tipica d'inverno per le minime polari, sono stati registrati -24 gradi centigradi. Ad Asiago ed Arabba -18, mentre a Cortina -11. A Belluno -8. Sotto lo zero anche gli altri capoluoghi della regione.

FRIULI VENEZIA GIULIA, BORA E TEMPERATURE IN PICCHIATA

Freddo e temperature in picchiata sul Friuli Venezia Giulia, dopo le abbondanti nevicate di ieri in pianura - fino a 15 centimetri - che hanno causato disagi limitati alla circolazione automobilistica. La notte ha portato gelate, anche grazie alla Bora, che a Trieste ha soffiato a 70 chilometri all'ora. La situazione è comunque in via di miglioramento dal pomeriggio, con arrivo di correnti da Sud Est e alla copertura del cielo, che impedirà un ulteriore abbassamento delle temperature. Per domani l'Osservatorio meteorologico dell'Arpa prevede cielo coperto e tempo variabile, con possibili piogge dalla serata e da lunedì.

IN ABRUZZO CIRCOLAZIONE MIGLIORA, MOLISE CONTA DANNI

Torna lentamente verso la normalità la situazione della viabilità in Abruzzo dopo le nevicate dei giorni scorsi e di stanotte. Sulla Roma-L'Aquila traffico riaperto anche per i tir dopo il blocco per neve operato nella nottata, mentre strade pulite nel chietino e nel teramano anche grazie all'innalzarsi delle temperature. A Teramo piove e nel vastese il ghiaccio va sciogliendosi. Le uniche difficoltà si registrano nell'aquilano. Collegamenti difficili all'Aquila, specie nelle frazioni più alte, dove i mezzi comunali hanno potuto fare ben poco per alleviare i disagi alla circolazione. In città ci sono 20 cm di coltre nevosa e la circolazione è difficile anche nelle arterie principali, anche per chi utilizza gomme termiche. Sulla costa nessun problema dopo i disagi dei giorni scorsi, la circolazione va migliorando. Ma intanto in Molise le temperature rigide degli ultimi giorni stanno provocando danni all'agricoltura in varie zone della regione. A segnalarlo è la Coldiretti del Molise che ha avviato le verifiche necessarie a quantificare i danni provocati dall'ondata di maltempo caratterizzata da freddo polare, che ha avuto un effetto negativo immediato sulle verdure e sugli ortaggi in campo.

RIENTRA EMERGENZA NELLE MARCHE, MA C'E' GHIACCIO

Sembra essere rientrata nelle Marche l'emergenza dovuta alla neve, che da lunedì sera imperversa sulla regione. Oggi le precipitazioni nevose sono cessate, dopo quelle che ieri hanno interessato soprattutto il centro-nord delle Marche. La pioggia caduta in diverse località in nottata e le temperature rigide hanno però ghiacciato le strade, che sono transitabili ma in alcuni tratti a rischio. La rete viaria, comunque, è tutta presidiata da personale di Comuni e Province, volontari della protezione civile e forze di polizia. Incessante il passaggio dei mezzi spargisale. Si spera che in giornata, grazie al sole che è tornato su gran parte della regione, la situazione migliori ulteriormente.

SONO QUATTRO I MORTI PER IL FREDDO A MILANO

Un altro clochard morto per il freddo a Milano. Ieri mattina, il corpo senza vita di un senzatetto cingalese di 46 anni, avvolto in una coperta, è stato ritrovato nel parcheggio di un supermercato in via Farini. È il secondo clochard morto per l’ondata di gelo di questi ultimi giorni, dopo la ex badante ucraina, ritrovata senza vita ai giardini pubblici, mercoledì mattina.

Ma potrebbero essercene altri due. Lo racconta un vigile comunale, del nucleo operativo di controllo della polizia locale della città. "Li consideriamo morti accidentali. Si tratta di due persone in stato di abbandono che abbiamo ritrovato in zone semicentrali, sotto un albero e in un giardino – racconta il vigile – persone che bevono, magari eccedono con i superalcolici ma basta anche solo qualche bicchiere per riscaldarsi".

"Senz’altro è stato il gelo ma in questi casi anche le privazioni di cibo. Sono persone malnutrite che mangiano quello che trovano" conclude l’operatore della polizia locale. Morti accidentali di immigrati clandestini, sconosciuti e che nessuno cerca. Sono questi infatti quelli che, per paura di essere denunciati, evitano i dormitori pubblici e preferiscono il ricovero di fortuna della strada, anche in queste notti gelide e innevate.

Come il cingalese trovato morto ieri mattina, che è stato possibile riconoscere solo attraverso un tesserino, che aveva in tasca, dell’Opera San francesco di Milano, la Onlus dei frati cappuccini che offre assistenza ai poveri. Il clochard sarebbe morto per arresto cardiaco a causa delle bassissime temperature: era avvolto in una coperta e aveva trovato rifugio sopra la grata di un parcheggio adiacente al supermercato. In questo caso, a dare l’allarme e a chiamare il 118 sono stati, poco prima delle 9 alcuni passanti, dopo aver notato che l’uomo non si muoveva.

"Risulta quindi che sarebbero già quattro i morti per il freddo, a Milano – commenta l’ultimo doloroso caso, il consigliere comunale del Pd Andrea Fanzago – questo dimostra che il Piano anti freddo non ha funzionato: le strutture erano già piene prima dell’entrata in funzione del Piano stesso.E non si dica che le persone senza dimora rifiutano l’accoglienza per scelta.Forse hanno paura di altre conseguenze: ad esempio quella di essere espulsi perchè irregolari" conclude il consigliere dell’opposizione, che ribadisce "a Milano, il freddo non deve più uccidere".

L’amministrazione milanese, che, oltre ai 1500 posti letto disponibili nelle strutture di accoglienza del Comune e delle associazioni del terzo settore, in settimana ha allestito tre tende riscaldate d’emergenza in stazione centrale, ieri pomeriggio, con l’aiuto della protezione civile, ha predisposto altri 30 posti letto presso la palestra di una parrocchia.

"Ci portiamo avanti visti i giorni di particolare freddo – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali del comune di Milano, Mariolina Moioli, impegnata a garantire l’assistenza agli oltre 2000 senza fissa dimora che si contano in città.

"Noi li conosciamo tutti, abbiamo sette unità mobili che di notte monitorano la città – ha aggiunto la Moioli –. Il problema è che spesso ci troviamo di fronte a persone problematiche, che rifiutano l’accoglienza. Noi comunque continuiamo il nostro lavoro per essere ancora più sicuri di poter accogliere tutti". Daniela Fassini

 

 

 

 

 

 

CORRIERE della SERA

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2010-12-27

Nevicate anche in pianura sulle Marche e fino a 300-500 metri in Toscana

Pioggia in diminuzione,

in arrivo neve e gelo

In Emilia Romagna, allerta rientrata sabato sera per le piene di Enza, Panaro, Reno e Secchia. Traffico regolare

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MILANO - Domenica pomeriggio al centro-nord è prevista una progressiva diminuzione delle piogge e l'arrivo di correnti fredde che porteranno a una sensibile diminuzione delle temperature. Una perturbazione proveniente dell'Europa settentrionale sta portando infatti sulle regioni centro settentrionali nevicate anche in pianura e venti forti. In Emilia Romagna, allerta rientrata sabato sera per le piene di Enza, Panaro, Reno e Secchia. Pioggia abbondante anche in Brianza dove sorvegliato speciale è il fiume Lambro, ma allo stato non si segnala alcun allarme. La neve sta cadendo dalla mattinata nella Bergamasca e in Valtellina. Le precipitazioni nel Mantovano hanno fatto alzare la soglia di attenzione, anche se non si registrano particolari allarmi.

GELO E NEVE - La Protezione Civile prevede per le prossime 24-30 ore nevicate anche in pianura sulle Marche e fino a 300-500 metri in Toscana. L'Appennino toscano e le Marche saranno inoltre interessati da venti forti. Pioverà ancora, ma debolmente, fino in serata in tutta la Liguria. Disagi maggiori verranno dal progressivo calo delle temperature e dalla neve, prevista anche a bassa quota, oltre che a venti di burrasca da nord-est che si presenteranno domenica.

VESUVIO IMBIANCATO - La neve è tornata a fare la sua comparsa sulla cima del Vesuvio. Sul vulcano che domina Napoli, infatti, è comparso un piccolo cappellino bianco che in questi minuti si svela agli abitanti di Napoli e provincia grazie al diradarsi delle nuvole che lo hanno coperto sin dalle prime ore dell'alba. Al momento anche nei comuni alle pendici del Vesuvio le temperature sono più fredde ma non si registrano particolari disagi.

BORA A TRIESTE - Santo Stefano all'insegna della bora a Trieste. Dopo le piogge dei giorni scorsi, infatti, il tempo è migliorato nel capoluogo giuliano, ma dal tardo pomeriggio di Natale il vento da est-nord-est ha cominciato a soffiare con una certa intensità. Domenica la media delle raffiche, secondo i rilevamenti dell'Osmer-Arpa del Friuli Venezia Giulia, è intorno ai 60 km l'ora, con un picco registrato verso le 11 di stamani di 95 km orari. La bora, secondo i previsori, continuerà a soffiare fino a lunedì mattina.

TRAFFICO - Dal pomeriggio di Natale non sono più isolate per una frana 150 persone di alcune frazioni di Pieve Fosciana, in Garfagnana. Domenica mattina traffico regolare su tutte le principali arterie; gli spostamenti per le festività di Natale sono stati inferiori rispetto agli anni passati. Dal pomeriggio potrebbe esserci un aumento della circolazione per i rientri in città. Sulla rete autostradale la circolazione sarà agevolata dal divieto di transito di mezzi pesanti in vigore dalle 8 alle 22.

Redazione online

26 dicembre 2010(ultima modifica: 27 dicembre 2010)

 

 

 

 

 

 

 

2010-12-21

maltempo

La tramvia si ferma 7 ore per guasto

Oggi scuole chiuse, domani sui banchi

Il tram si ferma tra piazza Batoni e piazza Santa Maria Novella. Riparte alle 13.30 Ghiaccio sulle strade e molti alberi caduti. L'appello del Comune: "Non prendete l'auto"

Firenze, l'emergenza neve e ghiaccio continua. Il servizio della tramvia a Firenze non è partito questa mattina a causa di guasti all’alimentazione elettrica. Il servizio tramvia è stato sospeso per sette ore tra piazza Batoni e piazza Santa Maria Novella. Il servizo è ripreso alle 13.30. La tramvia rimasta funzionante tra piazza Batoni e Scandicci: in servizio navette sostitutive di Ataf&Li-nea per la stazione di Santa Maria Novella. Lo rende noto Ataf spiegando che i guasti sono stati provocati dalla caduta di rami e dalle infiltrazioni d’acqua in seguito alla nevicata.

Oggi a Firenze le scuole sono chiuse. Il sindaco Matteo Renzi ha firmato un’ordinanza, ma da domani gli studenti torneranno sui banchi di scuola. Il Comune si appella poi ai cittadini con una nota: "Anche oggi, il maltempo potrebbe causare disagi alla popolazione, soprattutto per quanto riguarda il ghiaccio. Il Comune invita quindi a utilizzare i mezzi di trasporto privati con la massima cautela e solo se veramente necessario. La ztl sarà regolarmente in funzione".

In molte strade della città, soprattutto quelle secondarie, la neve di venerdì scorso si è trasformata in ghiaccio e ci sono difficoltà anche per i trasporti pubblici: l’Ataf non riesce a garantire corse regolari. Il sindaco Matteo Renzi, su Facebook, appena rientrato in Palazzo Vecchio da una riunione in prefettura, spiega poi la decisione che lo ha convinto a firmare l’ordinanza per chiudere tutte le scuole della città di Firenze, ("dall’asilo alle superiori, per intenderci"), anche lunedì. "Capisco i disagi delle famiglie, ma c’è ancora troppo ghiaccio", dice Renzi che poi "ringrazia i tanti fiorentini, dipendenti pubblici e volontari, che stanno comunque cercando di liberare i marciapiedi". Ancora Renzi aggiorna su Facebook lo stato della situazione e invita a tenersi lontani da luoghi alberati. "Avete visto quello che è successo a molti pini... Ci sono 12 mezzi spargisale e spalaneve in questo momento in funzione: Isolotto, Mantignano Ugnano, Coverciano, Circondaria, Europa, Firenze nova, Reginaldo Giuliani, Legnaia, Cascine Riccio, Brozzi-Piagge. Stiamo intervenendo sugli alberi caduti in Redi e Colombo. Grazie a chi ci sta aiutando in queste ore..."

Al sindaco non sono piaciute le dichiarazioni lette sui giornali perchè, dice, "molti politici praticano lo scaricabarile. Io non sono così. Sono il sindaco e mi prendo la colpa per il venerdì nero in città. Finita l’emergenza lavoreremo sui nostri errori", ha scritto sulla sua pagina di Facebook. "Ma per il rispetto che si deve a Firenze - continua Renzi - si sappia che da noi venerdì sera le strade erano già sbloccate. Chi ha dormito fuori lo ha fatto perchè era in autostrada o bloccato dai treni, non per colpa di Firenze".

La grande nevicata, il giorno dopo

* La grande nevicata, il giorno dopo

* All'aeroporto

* In autostrada

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* Sui lungarni

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* Tutti in fila per un taxi

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* Caos in stazione

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La lettera di Bonaccorsi, presidente Ataf. "Partiamo dalle considerazioni facili: gli autobus non volano ma viaggiano sulle strade, quello che succede sulle strade coinvolge l'Ataf esattamente come i taxi, le ambulanze, le migliaia di automobili private. La situazione di totale blocco di tutta la rete stradale non ve la devo certo raccontare io, ci sono le testimonianze drammatiche di tutti coloro che sono stati ore e ore fermi sotto la neve. Ecco, accanto a quelle auto incolonnate che non facevano un metro di strada c'erano i bus dell'Ataf, con alla guida gli autisti che avevano finito il turno da ore e che stavano ad aspettare dei cambi che non potevano arrivare mai. E' ovvio che chi aspettava un bus a una fermata sotto la neve stava soffrendo, ma come ci poteva arrivare a quella fermata un bus intrappolato nel mare macchine ferme dall'altra parte della città? Non riuscivamo neanche a uscire dai depositi di viale dei Mille o di via Pratese, né riuscivamo a far rientrare i mezzi per montare le catene. A proposito delle catene, forse è bene spiegarlo ancora una volta: gli autobus, che pesano diverse tonnellate, non possono uscire con le catene alle ruote se le strade non sono innevate, perché si distruggono prima le strade e poi gli autobus. E le catene sugli autobus non si possono montare al volo in strada come si fa su una Panda: bisogna riportarli in deposito, montarli sul ponte e mettere le catene. Tenere i bus pronti con le catene montate già dal giorno prima, come qualcuno ha suggerito, avrebbe significato non far uscire i bus venerdì mattina dalle 5.40 alle 12.30 e lasciare a piedi la gente preventivamente. In sintesi non avremmo portato la gente a scuola e al lavoro per tenere i bus con le catene fermi in deposito ad aspettare la neve".

"L'altra possibilità - quella che abbiamo scelto - era fare normalmente il servizio fin quando iniziavano ad arrivare i primi fiocchi per rientrare in quel momento velocemente nei depositi a montare catene e gomme termiche. In questo modo i bus senza né catene né gomme termiche avrebbero garantito il servizio nelle strade della città, mentre quelli equipaggiati per la neve avrebbero raggiunto le aree collinari e periferiche. Cosa non ha funzionato? Quando alle 13 abbiamo dato agli autisti l'ordine di rientrare nei depositi era ormai troppo tardi: gli autobus sono rimasti intrappolati nelle strade, in mezzo alle automobili. Volare non si poteva. Non abbiamo bloccato strade, non abbiamo causato incidenti, nessuno a bordo si è rotto neanche un'unghia, non abbiamo lasciato nessuno abbandonato in mezzo alla tormenta. Certo, agli autisti che erano fermi a bordo dei mezzi tre ore oltre la fine del loro turno di lavoro, abbiamo detto di lasciare i bus a bordo strada: oltre 90 autobus ma tutti in condizioni di sicurezza, senza intralcio al traffico, e li abbiamo recuperati quasi tutti durante la notte tra venerdì e sabato. Non ci sto a passare addirittura per la causa di quello che è successo e non ci sto ad essere additato con argomentazioni davvero eccessivamente banali: Ataf il venerdì 17 lo ha subito come e quanto gli automobilisti, i tassisti e tutti coloro che sono rimasti intrappolati. Irresponsabile sarebbe stato cercare di far muovere su uno strato di neve un bus da 12 metri con 50 persone a bordo. Se c'è neve, se c'è ghiaccio gli autobus non possono e non devono viaggiare".

Numerosi gli incidenti causati dal ghiaccio: un ragazzo di 20 anni, Alessandro Valdrighi di Castelnuovo Garfagnana, è morto in un incidente avvenuto alle 4.30 a Fornaci di Barga (Lucca). La Fiat Punto sulla quale viaggiava con due coetanei, a causa del ghiaccio è finita fuori strada ribaltandosi e terminando la sua corsa contro un guardrail e il palo di un cartello stradale. Ferito in modo grave un altro dei giovani che erano in macchina: è ricoverato a Lucca e rischia l’amputazione di una gamba. Solo ferite lievi per il terzo occupante. L’incidente è avvenuto in viale della Repubblica, alla fine dell’abitato di Fornaci. Sul posto sono intervenute ambulanze e vigili del fuoco ma per Valdrighi non c’è stato nulla da fare. Da due giorni la Valle del Serchio è stretta nella morsa della neve e del freddo e, al momento dell’incidente, la strada era completamente ghiacciata.

Due senegalesi, Baboucar Sene e Bassirou Sow, sono morti in un incidente avvenuto nella notte a Donoratico (Livorno). I carabinieri hanno verificato che i due uomini avevano passato la serata cenando con altri connazionali e avevano deciso di concludere la nottata altrove dirigendosi a San Vincenzo. Sene abitava da più tempo in Toscana: lavorava in un’azienda agricola di Riparbella (Pisa) ed era residente a Donoratico in un’abitazione nella quale viveva con un gruppo di connazionali. Tra questi, da qualche tempo, anche Sow, che aveva ancora la residenza a San Maurizio D’Opaggio (Novara) e lavorava in un’azienda agricola di Campiglia Marittima (Livorno) . L'auto, che stava viaggiando in direzione sud, ha iniziato a sbandare, probabilmente a causa del ghiaccio, andando a scontrarsi con un platano che costeggia la strada. L’incidente è avvenuto intorno alle 2.45.

Un uomo di 54 anni è morto la notte scorsa, alle 4.40, all’ospedale di Ponte a Niccheri. Qui era stato portato, nel tardo pomeriggio di sabato, intorno alle 18.30, da un’ambulanza: era in stato di incoscienza causata da ipotermia. Era stato trovato poco prima completamente nudo, nella cantina di casa, in Lungarno Colombo, dai vigili del fuoco. Da venerdì scorso, dopo l’abbondante nevicata, a Firenze la temperatura è sempre stata molto rigida andando ben al di sotto dello zero nella notte. A dare l’allarme era stata la madre che vive a Rosignano Solvay (Livorno) e che, da qualche giorno, non sentiva il figlio. Per questo, dopo aver insistito più volte al telefono, la donna ha chiesto a una vicina di provare a suonare il campanello. Dall’interno nessuna risposta. È quindi partita la richiesta di intervento ai vigili del fuoco per aprire la porta. Una volta all’interno l’uomo, che sembra soffrisse di cirrosi epatica, è stato trovato dai pompieri nudo in cantina. Sul posto sono arrivati i carabinieri del nucleo radiomobile. Il cinquantaquattrenne, nonostante le cure dei sanitari, è morto in ospedale. Ancora da chiarire perchè si trovasse in quelle condizioni nella cantina di casa.

La situazione dell’aeroporto fiorentino sta rientrando nella normalità e i voli stanno operando regolarmente. Lo precisa, in una nota, la società Adf. Dopo la riapertura di sabato, la nebbia presente sino a domenica mattina sullo scalo fiorentino e le condizioni meteorologiche di alcuni aeroporti europei avevano infatti provocato cancellazioni ed irregolarità operative a seguito delle difficoltà di riposizionamento degli aeromobili. Le numerose cancellazioni dei giorni precedenti, in corrispondenza dell’ultimo finesettimana prima delle ferie natalizie, e le difficoltà dei collegamenti con Firenze hanno provocato il sovraffollamento dell’aerostazione. La società invita i passeggeri a contattare le compagnie aeree e a verificare lo stato del volo sulla sezione "partenze in tempo reale" del sito internet, prima di mettersi in viaggio per l’aeroporto e di utilizzare i mezzi pubblici, ritornati regolari.

Ha riaperto alle 8 di domenica anche l’aeroporto di Pisa dopo quasi 48 ore di stop assoluto dei voli. Circa 200 passeggeri sono stati accolti stanotte nell’aerostazione, assistiti dalla Sat, la società che gestisce il Galilei e che ha assicurato loro generi di conforto e bevande calde. Il blocco dei voli è stato necessario per liberare le piste dal ghiaccio formatosi dopo le precipitazioni nevose. Le squadre di Sat e della 46/a brigata aerea hanno lavorato ininterrottamente per ripristinare la sicurezza della pista. Resta, invece, piuttosto critica la situazione della viabilità stradale per la presenza del ghiaccio. Per questo motivo è stata annullata la manifestazione podistica Pisa Marathon, alla quale si erano iscritti 1.200 atleti, molti dei quali provenienti anche dall’estero.

La grande nevicata, il giorno dopo

18 dicembre 2010(ultima modifica: 20 dicembre 2010)

 

 

2010-12-19

LUNEDì DAL MINISTRO ANCHE I VERTICI DI FS E DELLA PROTEZIONE CIVILE

Dopo la A1, nel caos la Firenze-Siena

Matteoli convoca Anas e Autostrade

Tra Firenze e Arezzo auto e tir fermi per più di 24 ore. Il governatore toscano Rossi: ora class action dei cittadini

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Difficoltà sulla rampa di accesso all'A1 all'altezza di Firenze Sud (Ansa)

Difficoltà sulla rampa di accesso all'A1 all'altezza di Firenze Sud (Ansa)

MILANO - Le abbondanti nevicate di venerdì hanno paralizzato la Toscana, mandando in tilt la mobilità gran parte della regione. Dopo il blocco di 24 ore sull'autostrada del Sole tra Firenze e Arezzo, trasformatasi in una trappola di ghiaccio per migliaia di auto e tir, la situazione più pesante, malgrado il maltempo abbia concesso una tregua, è adesso quella della superstrada Firenze-Siena, chiusa temporaneamente per permettere gli interventi di messa in sicurezza del manto stradale ghiacciato, tra Bargino e Certosa. Nel pomeriggio sull'Autopalio sono state segnalate code fino a trenta chilometri. Immancabili le polemiche con tanto di scambio di accuse. La Protezione civile ha parlato di "allerta ignorati", mentre il governatore Rossi ha annunciato una class action dei cittadini Su quanto avvenuto in Toscana e non solo si muove adesso il governo, con il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli che convoca Anas, Fs, Autostrade e Protezione civile per fare il punto sulla situazione maltempo e per verificare l'origine e le ragioni dei disagi del fine settimana. L'incontro è in programma lunedì pomeriggio.

Neve, code e disagi sull'A1 Neve, code e disagi sull'A1 Neve, code e disagi sull'A1 Neve, code e disagi sull'A1 Neve, code e disagi sull'A1 Neve, code e disagi sull'A1 Neve, code e disagi sull'A1 Neve, code e disagi sull'A1

CODE - Sulla A1 la circolazione è tornata regolare solo nel tardo pomeriggio di sabato, a più di due ore dalla riapertura complessiva della direttrice. Ma una nuova emergenza ha interessato subito un'altra arteria fondamentale per la viabilità toscana, l'Autopalio, ovvero la superstrada Firenze-Siena. Tra Bargino e Firenze sono state segnalate code per circa 30 chilometri. Facendosi largo tra le uato incolonnate, la polizia ha anche scortato l'auto di una famiglia diretta a Milano con a bordo un bimbo atteso nel capoluogo lombardo per un delicato intervento chirurgico. In serata la chiusura della superstrada a causa del ghiaccio. Nel tratto toscano dell'Autosole in migliaia sono stati costretti a passare la notte tra venerdì e sabato al gelo, intrappolati nelle loro auto. Tra Valdarno e Firenze, in direzione nord, la coda ha raggiunto i 38 chilometri. Forze dell'ordine e volontari hanno distribuito coperte, viveri e bevande calde. La Protezione civile di Firenze ha organizzato con i vigili fuoco un mezzo carico di derrate alimentari, per risalire da Firenze sud a Incisa, centro della crisi.

LA TESTIMONIANZA - "Non ho mai visto nulla del genere" ha raccontato un automobilista, aggiungendo che alcuni addetti della società Autostrade, a piedi, hanno portato acqua e zucchero per un neonato che aveva urgente bisogno di latte. Praticamente impossibile contattare i call center per le informazioni, costantemente occupati. "Undici ore bloccato in autostrada, dieci delle quali fermo tra la neve, nello stesso punto, senza muovermi di un centimetro, a poca distanza dall'ingresso in autostrada che ho imboccato perché il pannello segnalava "code a tratti"" ha aggiunto l'automobilista, bloccato tra Firenze Sud e Scandicci dal primo pomeriggio di venerdì. "I pannelli erano tranquillizzanti, code a tratti per chi frequenta questa autostrada sono la norma, nulla di strano. Il problema è che appena entrato sono rimasto fermo, bloccato, per dieci ore. Poi in un'ora ho percorso qualche metro. Nessuno ci informava su nulla, le radio davano poche notizie, non si capiva quel che stava succedendo. Ho visto entrare, con me, mezzi pesanti senza catene. Ho visto sull'autostrada camion e tir di traverso che bloccavano le carreggiate e mi sono chiesto: perché li hanno fatti entrare? Perché non dare messaggi più chiari sui pannelli a messaggio variabile? È una vergogna". Nella notte d'inferno sull'A1 c'era anche il vice presidente del Senato Vannino Chiti, bloccato da mezzanotte alle 11.30 all'uscita Val d'Arno.

POLEMICHE - Il blocco della A1 ha innescato diverse polemiche. Il capo della Protezione civile Franco Gabrielli ha accusato il "sistematico disinteresse degli italiani che si sono messi in auto senza attrezzature adeguate", mentre il presidente toscano Enrico Rossi ha annunciato una class action con le segnalazioni dei cittadini, il rimborso dei danni e denunce contro "chi non ha fatto il suo dovere: Mauro Moretti di Ferrovie dello Stato, Pietro Ciucci di Anas e i Benetton di Società Autostrade per l'Italia". L'Anas, intanto, ha disposto una verifica ispettiva su alcune tratte dell'A1, dell'A12 Livorno-Rosignano e dell'A24 Roma-L'Aqulila per "verificare l'operato delle società concessionarie nella gestione delle emergenze e individuare le eventuali responsabilità". Gli autotrasportatori, dal canto loro, non vogliono assumersi la responsabilità di quanto avvenuto. E Giovanni Moltali (Fita-Cna), punta il dito contro Autostrade: "Invece di garantire la circolazione come dovrebbe fare, scarica la responsabilità sugli operatori che fanno solo il loro lavoro. È gente impegnata a far girare l'Italia e che dovrebbe poter contare su infrastrutture efficienti, ma così non è. Per come la vedo io ci vorrebbe una class action contro Autostrade". Le polemiche non hanno riguardato solo l'A1. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha definito "intollerabile" il fatto che Roma sia rimasta bloccata in quasi tutti gli accessi stradali. E per Matteo Renzi - primo cittadino di Firenze - è "inaccettabile" quanto accaduto nella sua città.

Le nevicate in Italia Le nevicate in Italia Le nevicate in Italia Le nevicate in Italia Le nevicate in Italia Le nevicate in Italia Le nevicate in Italia Le nevicate in Italia

ALTRE STRADE - L'emergenza sulla A1 non è stata l'unica ad interessare strade e autostrade della Penisola. Alcuni automobilisti bloccati anche sulle rampe d'accesso della superstrada Firenze-Pisa-Livorno, chiusa fino a Montopoli (Pisa): hanno passato la notte in macchina. In Emilia Romagna la circolazione è tornata regolare su tutta la viabilità. Lo segnala l'Anas, che registra soltanto un rallentamento sulla SS12 "dell'Abetone": nel tratto della E45 la circolazione è invece ripresa dopo lo sblocco del tratto toscano. Anche il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, come Chiti, è rimasto vittima dei disagi alla viabilità. In arrivo da Palermo, passando per Roma, era atteso a Pavullo nel Frignano (Modena) per un convegno sulla montagna. Ma mentre lui è riuscito a giungere, sia pure in ritardo, a Bologna in aereo, la sua scorta è rimasta bloccata in autostrada quindi si è visto costretto a rinunciare, anche per non avventurarsi sulle strade innevate e ghiacciate dell'Appennino modenese. Su tutte le autostrade della penisola sono comunque obbligatorie catene a bordo o pneumatici invernali. Ci si può informare sulle condizioni meteo e di viabilità su radio Rtl 102.5 o Isoradio 103.3 e sul sito www.autostrade.it (call center 840.042121).

SITUAZIONE TRENI - Pesanti disagi anche sulle linee ferroviarie. L'intercity Salerno-Torino partito venerdì mattina è arrivato con oltre 13 ore di ritardo, dopo essere rimasto fermo fermato per quasi 10 ore alla stazione di Livorno. I 400 passeggeri sono stati rifocillati e visitati. Disagi e treni in ritardo anche sulla linea Torino-Genova. I tecnici delle Ferrovie hanno lavorato ininterrottamente nel corso della notte per riportare la situazione verso la normalità, in particolare nella stazione di Firenze Santa Maria Novella, dove la neve ha completamente coperto i binari bloccando la circolazione dei convogli. In Friuli Venezia Giulia ritardi e cancellazioni di treni sono causati dalla formazione di ghiaccio sui cavi dell'alimentazione elettrica, che impediscono l'arrivo di elettricità ai locomotori. In Abruzzo è stata interrotta la linea Roma-Sulmona. In una nota le Ferrovie hanno comunque comunicato che "dalle 8 di sabato tutti i collegamenti alta velocità e lunga percorrenza previsti sono stati effettuati", mentre resta sulle linee locali "qualche ripercussione per la rotazione del materiale rotabile".

AEROPORTI - Situazione difficile anche per il traffico aereo. Dalle 17 è stato riaperto l'aeroporto Vespucci di Firenze. Sep Sempre chiusi gli aeroporti di Firenze e Pisa. Riaprirà invece solo domenica mattina lo scalo di Pisa. Torna lentamente alla normalità Orio al Serio (Bergamo), dove 3.900 persone sono rimaste a piedi venerdì per la cancellazione di 28 voli Ryanair. La maggior parte dei passeggeri ha trovato una collocazione su voli alternativi prima delle 22, mentre 200 hanno dovuto trascorrere la notte in aeroporto. Rafforzata l'assistenza passeggeri nello scalo romano di Fiumicino.

Redazione online

18 dicembre 2010(ultima modifica: 19 dicembre 2010)

 

 

2010-12-18

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LA TESTIMONIANZA - "Non ho mai visto nulla del genere" ha raccontato un automobilista, aggiungendo che alcuni addetti della società Autostrade, a piedi, hanno portato acqua e zucchero per un neonato che aveva urgente bisogno di latte. Praticamente impossibile contattare i call center per le informazioni, costantemente occupati. "Undici ore bloccato in autostrada, dieci delle quali fermo tra la neve, nello stesso punto, senza muovermi di un centimetro, a poca distanza dall'ingresso in autostrada che ho imboccato perché il pannello segnalava "code a tratti"" ha aggiunto l'automobilista, bloccato tra Firenze Sud e Scandicci dal primo pomeriggio di venerdì. "I pannelli erano tranquillizzanti, code a tratti per chi frequenta questa autostrada sono la norma, nulla di strano. Il problema è che appena entrato sono rimasto fermo, bloccato, per dieci ore. Poi in un'ora ho percorso qualche metro. Nessuno ci informava su nulla, le radio davano poche notizie, non si capiva quel che stava succedendo. Ho visto entrare, con me, mezzi pesanti senza catene. Ho visto sull'autostrada camion e tir di traverso che bloccavano le carreggiate e mi sono chiesto: perché li hanno fatti entrare? Perché non dare messaggi più chiari sui pannelli a messaggio variabile? È una vergogna". Nella notte d'inferno sull'A1 c'era anche il vice presidente del Senato Vannino Chiti, bloccato da mezzanotte alle 11.30 all'uscita Val d'Arno.

FIRENZE-SIENA - Dal pomeriggio di sabato una nuova emergenza ha interessato un'altra arteria fondamentale per la viabilità toscana, l'Autopalio, ovvero la superstrada Firenze-Siena. Tra Bargino e Firenze sono stati segnalati veicoli fermi incolonnati per circa 30 chilometri. Facendosi largo tra la coda di vetture ferme, la polizia ha scortato l'auto dei genitori di un bambino diretti a Milano per sottoporre il piccolo ad un delicato intervento chirurgico. La famiglia è stata scortata fino al Firenze Scandicci sulla A1. In serata la chiusura della superstrada a causa del ghiaccio.

POLEMICHE - Il blocco della A1 ha innescato diverse polemiche. Il capo della Protezione civile Franco Gabrielli ha accusato il "sistematico disinteresse degli italiani che si sono messi in auto senza attrezzature adeguate", mentre il presidente toscano Enrico Rossi ha annunciato una class action con le segnalazioni dei cittadini, il rimborso dei danni e denunce contro "chi non ha fatto il suo dovere: Mauro Moretti di Ferrovie dello Stato, Pietro Ciucci di Anas e i Benetton di Società Autostrade per l'Italia". L'Anas, intanto, ha disposto una verifica ispettiva su alcune tratte dell'A1, dell'A12 Livorno-Rosignano e dell'A24 Roma-L'Aqulila per "verificare l'operato delle società concessionarie nella gestione delle emergenze e individuare le eventuali responsabilità". Gli autotrasportatori dal canto loro non vogliono assumersi la responsabilità di qyauanto avvenuto. E Giovanni Moltali (Fita-Cna), punta il dito contro Autostrade: "Invece di garantire la circolazione come dovrebbe fare, scarica la responsabilità sugli operatori che fanno solo il loro lavoro. È gente impegnata a far girare l'Italia e che dovrebbe poter contare su infrastrutture efficienti, ma così non è. Per come la vedo io ci vorrebbe una class action contro Autostrade". Le polemiche non hanno riguardato solo l'A1. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha definito "intollerabile" il fatto che Roma sia rimasta bloccata in quasi tutti gli accessi stradali. Anche per Matteo Renzi - primo cittadino di Firenze - è "inaccettabile" quanto accaduto nella sua città.

Le nevicate in Italia Le nevicate in Italia Le nevicate in Italia Le nevicate in Italia Le nevicate in Italia Le nevicate in Italia Le nevicate in Italia Le nevicate in Italia

ALTRE STRADE - L'emergenza sulla A1 non è stata l'unica ad interessare strade e autostrade della Penisola. Alcuni automobilisti bloccati anche sulle rampe d'accesso della superstrada Firenze-Pisa-Livorno, chiusa fino a Montopoli (Pisa): hanno passato la notte in macchina. In Emilia Romagna la circolazione è tornata regolare su tutta la viabilità. Lo segnala l'Anas, che registra soltanto un rallentamento sulla SS12 "dell'Abetone": nel tratto della E45 la circolazione è invece ripresa dopo lo sblocco del tratto toscano. Anche il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, come Chiti, è rimasto vittima dei disagi alla viabilità. In arrivo da Palermo, passando per Roma, era atteso a Pavullo nel Frignano (Modena) per un convegno sulla montagna. Ma mentre lui è riuscito a giungere, sia pure in ritardo, a Bologna in aereo, la sua scorta è rimasta bloccata in autostrada quindi si è visto costretto a rinunciare, anche per non avventurarsi sulle strade innevate e ghiacciate dell'Appennino modenese. Su tutte le autostrade della penisola sono comunque obbligatorie catene a bordo o pneumatici invernali. Ci si può informare sulle condizioni meteo e di viabilità su radio Rtl 102.5 o Isoradio 103.3 e sul sito www.autostrade.it (call center 840.042121).

SITUAZIONE TRENI - Pesanti disagi anche sulle linee ferroviarie. L'intercity Salerno-Torino partito venerdì mattina è arrivato con oltre 13 ore di ritardo, dopo essere rimasto fermo fermato per quasi 10 ore alla stazione di Livorno. I 400 passeggeri sono stati rifocillati e visitati. Disagi e treni in ritardo anche sulla linea Torino-Genova. I tecnici delle Ferrovie hanno lavorato ininterrottamente nel corso della notte per riportare la situazione verso la normalità, in particolare nella stazione di Firenze Santa Maria Novella, dove la neve ha completamente coperto i binari bloccando la circolazione dei convogli. In Friuli Venezia Giulia ritardi e cancellazioni di treni sono causati dalla formazione di ghiaccio sui cavi dell'alimentazione elettrica, che impediscono l'arrivo di elettricità ai locomotori. In Abruzzo è stata interrotta la linea Roma-Sulmona. In una nota le Ferrovie hanno comunque comunicato che "dalle 8 di sabato tutti i collegamenti alta velocità e lunga percorrenza previsti sono stati effettuati", mentre resta sulle linee locali "qualche ripercussione per la rotazione del materiale rotabile".

AEROPORTI - Situazione difficile anche per il traffico aereo. Dalle 17 è stato riaperto l'aeroporto Vespucci di Firenze. Sep Sempre chiusi gli aeroporti di Firenze e Pisa. Riaprirà invece solo domenica mattina lo scalo di Pisa. Torna lentamente alla normalità Orio al Serio (Bergamo), dove 3.900 persone sono rimaste a piedi venerdì per la cancellazione di 28 voli Ryanair. La maggior parte dei passeggeri ha trovato una collocazione su voli alternativi prima delle 22, mentre 200 hanno dovuto trascorrere la notte in aeroporto. Rafforzata l'assistenza passeggeri nello scalo romano di Fiumicino.

Redazione online

18 dicembre 2010

 

 

Neve in autostrada

"Sono stato 22 ore in auto, senza riscaldamento, in posizione fetale"

Le testimonianze degli automobilisti in viaggio sull'A1

Neve in autostrada

"Sono stato 22 ore in auto, senza riscaldamento, in posizione fetale"

Le testimonianze degli automobilisti in viaggio sull'A1

(Ansa)

(Ansa)

FIRENZE – Ventiquattr’ore in autostrada per percorrere 40 chilometri, da Firenze a Montevarchi. E una notte, lunghissima e gelida, passata in auto a meno 8 gradi con il motore acceso, il riscaldamento al massimo e gli occhi puntati sul livello del carburante per paura di rimanere a secco. Giuseppe Cerzosimo, 50 anni, artigiano, racconta stremato un incubo che non avrebbe mai pensato di vivere. "Eravamo tanti una lunghissima coda", racconta, "uomini, donne, bambini, dentro auto, camion pullman. Nessuno è arrivato ad aiutarci. Io sono rimasto con un collega fermo quattro ore davanti al casello di entrata dell’Autosole di Firenze. Non abbiamo trovato cartelli, nessuno che ci dicesse di non entrare in autostrada. Non c’erano i casellanti, non c’erano addetti, neppure un segnale. E così ci siamo trovati in trappola dentro questa pista da sci bianca e grigia. Pensavamo che in un paio di ore finisse tutto. È arrivata la notte, senza che nessuno ci aiutasse, ci portasse coperte o bevande calde. Una vergogna assoluta". Cerzosimo è uscito dall’incubo alle 15 di ieri. Ed è pure stato tra i fortunati.

CAMIONISTI IN SOCCORSO - Giuseppe Ceravolo, 50 anni, camionista di Cremona, invece è ancora lì, bloccato all’altezza di Arezzo. Con lui altre centinaia di persone. "Ho appena chiamato la polizia stradale", racconta, "mi hanno detto di avere pazienza e mi hanno sbattuto il telefono in faccia. Non abbiamo visto un cane che ci ha portato qualcosa da mangiare, da bere". Un gruppo di camionisti si è improvvisato squadra di soccorso. È sceso in strada con panini, bibite, persino qualche sciarpa e li ha donate a chi ne aveva bisogno. "C’era un bambino piccolo con la mamma, il babbo e la nonna anziana", racconta Francesco, 42 anni, romano, "avevano paura che il riscaldamento dell’auto si bloccasse. Con quel freddo sarebbe stato un guaio. Gli ho dato una vecchia coperta. La mamma mi ha sorriso e mi ha chiamato Babbo Natale".

A MOTORE SPENTO - Tomas Traversini abita a trenta chilometri da Firenze. Di ore sul ghiaccio ne ha fatte 22 nette. Prima a Roncobilaccio, poi dirottato sulla Firenze Mare e infine sull’Autosole. "A un certo punto ho dovuto spegnere il motore della mia Renault", racconta, "perché avevo poca benzina e temevo di rimanere a secco. Era notte, faceva un freddo cane. Per fortuna aveva nel portabagagli due vecchi golf, un cappello di lana e dei guanti da lavoro. Sono stato rannicchiato, in posizione fetale. Poi, stamani verso le 9, abbiamo iniziato a muoverci. Salvo. Ma i soccorsi dove erano?".

L'ONOREVOLE - La notte del venerdì 17 più infausto della Toscana non risparmia nessuno. E dalla trappola di ghiaccio non si salvano neppure le istituzioni. Sull’Autosole c’è anche il vice presidente del Senato, Vannino Chiti. È partito da Roma alle 15.30 di venerdì, e resta bloccato sino alle 11.30. La sua testimonianza è soprattutto una denuncia: "I mezzi antineve e spargisale sono entrati in funzione quando la situazione era ormai compromessa. Adesso i responsabili di questa situazione vanno individuati e devono essere chiamati a risponderne delle inadempienze. Non ci si può preoccupare solo degli introiti e fregarsene della sicurezza dei cittadini".

Marco Gasperetti mgasperetti@corriere.it

18 dicembre 2010

 

 

MALTEMPO

Dopo la neve a Roma spunta il sole

Disagi sulle linee ferroviarie

Bloccata la Roma - Sulmona. In Abruzzo temperature polari: -16 a Pescasseroli. Soccorso bimbo di 1 anno

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La neve di venerdì a Roma (Eidon)

La neve di venerdì a Roma (Eidon)

ROMA - Dopo la nevicata di venerdì, la capitale si è risvegliata con il sole e la temperature più mite: nella notte a Roma Fiumicino la minima era ferma a 4 gradi. Ma nel resto della penisola gelo e neve hanno causato disagi sulle autostrade e interruzioni sulle linee ferroviarie, con ripercussioni fino a Roma. La neve è comunque presente nel Lazio e intorno alla capitale. In Abruzzo, poi, le temperature sono polari con punte di -11 a Sulmona e -16 a Pescasseroli. Disagi anche per gli aerei: le partenze da Fiumicino per Londra dove l'ondata di gelo è intensissima, sono dimezzate.

QUARTIERI SENZA ACQUA E LUCE - In molti quartieri della capitale, soprattutto periferici, sabato mattina i romani si sono svegliati senza acqua e senza energia elettrica. In tanti hanno chiamato il centralino dei vigili del fuoco i quali hanno spiegato che la segnalazione deve essere fatta direttamente alle aziende di erogazione. L'Acea, dal canto suo, ha confermato che il problema è reale ed è stato provocato da un "maggior assorbimento di energia elettrica dovuta alle basse temperature" e al congelamento delle tubature dell'acqua. Sono al lavoro circa 60 tecnici che stanno cercando di risolvere i disagi.

BLOCCATA ROMA-SULMONA - Bloccata da venerdì, causa nevicata di oltre 30 centimetri, la circolazione dei treni nella stazione di Firenze Santa Maria Novella è ripresa verso le 9,30 di sabato mattina, quando ha fatto ingresso dell'Intercity 580 Terni-Milano. I tecnici delle Ferrovie dello Stato hanno lavorato ininterrottamente nel corso della notte per ripulire dalla neve binari e scambi e consentire il ritorno alla normalità. Rimangono problemi invece in Abruzzo, dove una abbondante nevicata nel corso della notte ha causato l’interruzione della linea Roma-Sulmona.

CANCELLATI I VOLI PER LONDRA - Il maltempo che continua ad imperversare nel nord Europa, soprattutto in Gran Bretagna, rende difficili i collegamenti aerei tra Londra e Roma. Dalle 7.50 di sabato mattina fino alle 20.25 di sera, su un totale di 10 voli programmati in partenza dal Leonardo da Vinci per lo scalo londinese di Heathrow, ancora alle prese con la neve, e operati da British Airways e Alitalia, ne sono stati cancellati 6, di cui 5 della British e uno dell'Alitalia. Secondo quanto si è appreso, la compagnia aerea italiana avrebbe nel frattempo sospeso, per maltempo a Londra, le accettazioni dei voli successivi diretti nella capitale inglese. Risultano inoltre soppressi anche tre voli per Londra Gatwick, di cui due della Easy Jet e uno della British Airways

Gelo capitale

Gelo capitale Gelo capitale Gelo capitale Gelo capitale Gelo capitale Gelo capitale Gelo capitale

Il centro della capitale (Eidon)

Il centro della capitale (Eidon)

ALLERTA E DISAVVENTURE - Sono oltre 5.000 le chiamate dei cittadini romani arrivate al 113 nella giornata di venerdì quando tra le 12:00 e le 19:30 è caduta la neve sulle strade della Capitale. La Questura di Roma che ha disposto un piano per la gestione delle possibili criticità legate alle condizioni climatiche avverse, ha reso nota la richiesta di intervento di una donna che si trovava in macchina con il figlio di 1 anno, dimesso sabato mattina dall'ospedale. La donna aveva chiesto aiuto, riferendo di essere bloccata da tempo nel traffico. La Sala operativa, dopo una verifica degli equipaggi disponibili, ha inviato per il soccorso alla donna un fuoristrada della Polizia Stradale che è riuscito infatti ad affrontare la sede stradale ghiacciata, accompagnando poi la donna ed il bambino a casa. Altri equipaggi delle volanti sono impegnati presso la stazione ferroviaria di Saxa Rubra dove numerosi pendolari sono in attesa per i disagi alla circolazione provocati dal maltempo.

SU STRADE E AUTOSTRADE - La situazione del traffico nel Lazio sembra essere tornata quasi alla normalità. Intorno alle 23 di venerdì, spiega l'Anas, sul Grande Raccordo Anulare sono stati riaperti gli svincoli Cassia e Cassia Bis. Nelle due strade provinciali ieri si erano formate code che hanno bloccato per ore centinaia di automobilisti. Si viaggia con catene a bordo sulla Salaria - dal chilometro 64 al 98 - e sulla Ternana che collega Terni a Rieti. Ancora problemi sull'A24, la Roma-Aquila, dove a Castel Madama la polizia stradale impedisce ai mezzi pesanti l'accesso poichè nell'Aquilano continua a nevicare. Per Roma città, invece, è un normale sabato pre-natalizio, spiegano dalla sala operativa dei vigili urbani; i problemi di traffico si registrano infatti in prossimità dei centri commerciali, in particolare in via Collatina, all'Eur, sulla Palmiro Togliatti e via Casilina. Nel quartiere Prati per una manifestazione chiusura al traffico di via Fabio Massimo e via degli Scipioni. Nel corso della notte i carabinieri sono intervenuti sulla Tiburtina, sulla Cassia e sull'Anagnina, dove c'erano ancora code e problemi per automobilisti ed utenti del trasporto pubblico. Nella giornata di ieri i carabinieri hanno ricevuto 1500 telefonate di richieste di soccorso per il maltempo

Redazione online

18 dicembre 2010

 

 

traffico intenso a causa del freddo e delle commissioni natalizie

Nevicata leggera in città

Problemi ai treni per il gelo

Bloccate le porte di un convoglio della metropolitana,

in tilt totale per un'ora la stazione di Monza

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traffico intenso a causa del freddo e delle commissioni natalizie

Nevicata leggera in città

Problemi ai treni per il gelo

Bloccate le porte di un convoglio della metropolitana,

in tilt totale per un'ora la stazione di Monza

Il Duomo visto dalla Torre Velasca (foto inviata da un lettore)

Il Duomo visto dalla Torre Velasca (foto inviata da un lettore)

MILANO - Una leggera neve farinosa (guarda le foto dei lettori) ha imbiancato, dalle 6.30 circa di venerdì mattina, le principali strade e autostrade della Lombardia, ma i problemi maggiori sono stati causati dal gelo (in mattinata -4 gradi): ritardi su un terzo delle linee ferroviarie lombarde e blocco totale per un'ora alla stazione di Monza, con ripercussioni su tutto il traffico ferroviario. C'è stato anche un guasto a un treno della metropolitana sulla linea 1. La nevicata non è stata intensa e i minuscoli fiocchi hanno creato solo un leggero velo bianco. Traffico molto intenso, con momenti di congestione, anche per l'affollamento tipico del periodo pre-natalizio. La neve è poi diminuita fino a cessare verso sera. Sabato giornata di sole, ma con temperature in ulteriore diminuzione.

Nevicata a Milano

Nevicata a Milano Nevicata a Milano Nevicata a Milano Nevicata a Milano Nevicata a Milano Nevicata a Milano Nevicata a Milano

GUASTO TRENO METRO' - Un guasto a un treno ha bloccato tra le 9.50 alle 10.20 di venerdì mattina circa il traffico tra le fermate di Gorla e Sesto San Giovanni della linea 1 della metropolitana. L'Azienda Trasporti Milanesi ha specificato che probabilmente il guasto alle porte della vettura è stato dovuto alla temperatura sotto lo zero (circa -2 gradi).

Treni fermi a Monza (foto Alessandro Sala)

Treni fermi a Monza (foto Alessandro Sala)

BLOCCO A MONZA - Completamente paralizzata, dalle ore 11 alle 12 circa di venerdì, la stazione ferroviaria di Monza: tutti gli impianti elettrici sono andati in tilt, i treni in transito sono stati fermati sui binari e ai viaggiatori sono stati annunciati ritardi imprecisati. Monza è lo snodo di tutte le linee per Como-Chiasso-Lecco-Sondrio e Bergamo via Carnate, quindi è rimasta ferma tutta la circolazione ferroviaria Fs verso nord (non è coinvolta Varese). Dalle principali stazioni milanesi (Centrale, Porta Garibaldi e Lambrate) e da quelle di Greco Pirelli e di Sesto San Giovanni i treni non potevano partire perché a Monza non c'erano binari liberi. Bloccati anche i Cisalpini per la Svizzera. Alle 11.50 sono ripartiti i primi due treni verso nord. Il treno che doveva arrivare alle 11.22 da Chiasso è arrivato alla stazione Garibaldi con 60 minuti di ritardo; 30 minuti per i convogli da Varese e Lecco. Seri problemi per i pendolari su molte delle linee lombarde: il 33% dei treni venerdì mattina ha accumulato almeno 15 minuti di ritardo, 35 minuti sulla linea da Pavia, 40 sulla Milano-Brescia. Verso le 14 altri ritardi si sono accumulati sulla linea dalla Stazione di Porta Genova, a Milano, verso Mortara e Pavia. Qui diversi convogli hanno ritardi fino a oltre mezz'ora.

AEROPORTI OPERATIVI - Gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa sono sempre stati del tutto operativi e non hanno risentito della lieve nevicata. Gli aerei sono stati sottoposti alle abituali operazioni di pulizia dal ghiaccio e dalla neve. A Linate è stato cancellato un volo per Amsterdam a causa della chiusura dello scalo olandese, dove era diretto, per il maltempo. A Milanello, nel Varesotto, i campi coperti dai fiocchi hanno costretto il Milan ad allenarsi al coperto. Nel Bergamasco e in Valtellina la neve ha mandato in tilt il traffico.

SALATURA DELLE STRADE - La distribuzione del sale è iniziata giovedì notte ed è continuata venerdì con il coordinamento della Protezione Civile che ha allertato tutte le strutture operative (118, polizia local, vigili del fuoco, Atm, Cisom, Nuir e Amsa). In particolare, Amsa ha utilizzato 117 mezzi impiegando 404 uomini, di cui 321 per la salatura manuale. "La polizia locale - ha spiegato il vicesindaco Riccardo De Corato - non ha segnalato particolari problemi. La circolazione ha subito solo qualche rallentamento considerando anche il maltempo e i flussi aumentati per il periodo delle feste natalizie".

Redazione online

17 dicembre 2010(ultima modifica: 18 dicembre 2010)

 

 

 

 

LA SITUAZIONE A firenze

Renzi: Finimondo fuori Firenze

anche se qui si poteva fare di più

Il sindaco: "Il tram funziona. Ataf ha un terzo dei mezzi in circolazione. Viali percorribili, chiuse". Ma i commenti dei lettori sono al vetriolo. Poi, in Palazzo Vecchio: "Se il Comune è responsabile, sono io che devo chiedere scusa"

FIRENZE - "La vera emergenza è sulle autostrade, fuori città, specie nel tratto sud". Comincia così la mattina del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che su Facebook, torna a dare notizie e informazioni sulla situazione che si è creata ieri in città a causa della pesante nevicata. "Il tram funziona - aggiunge Renzi - Ataf ha un terzo dei mezzi in circolazione. I viali sono percorribili (ma mi raccomando: prudenza! E chi può rinunci a mettersi in macchina oggi). Le scuole sono chiuse". Il sindaco ha poi anche ringraziato "chi ha lavorato tutta la notte in città". In Palazzo Vecchio poi, convoca una conferenza stampa per fare l'analisi di quanto accaduto: "Il Comune in questa vicenda è parte lesa: Firenze ha subito le conseguenze di un blocco assurdo. Le responsabilità delle nostre singole realtà interne le verificheremo, ma gli spalaneve c’erano, il sale c’era, la polizia municipale c’era, la direzione mobilità ha fatto spegnere la ztl alle 13,40 di ieri. È stato un evento eccezionale, la nevicata più intensa degli ultimi 50 anni. Le previsioni sulle quali ci basavamo davano al massimo 5 centimetri di neve, ci siamo preparati per far fronte al doppio, 10 centimetri anche 15, ma la neve è arrivata a venticinque. E Firenze è stata strangolata: le autostrade bloccate, la stazione di Santa Maria Novella chiusa e i treni cancellati. Se ci sono stati degli errori la responsabilità è tutta mia. Verificheremo quanto successo".

E ancora: "Forse dovevamo fare più allarmismo? - ha chiesto il sindaco - Forse dovevamo dire prima signori non vi muovete". "Ieri le auto che si sono fermate - ha aggiunto - erano tante, numerose senza catene, e hanno bloccato anche i mezzi spalaneve", anche se "questa non è stata certo la causa determinante del blocco. Comunque, non ci sono state vicende gravi dal punto di vista della salute e questo non era scontato, se ci sono delle responsabilità me le prendo tutte io: sono io che devo chiedere scusa, a dover dire che il Comune doveva fare di più"". Il sindaco ha anche spiegato di aver passato la maggior parte della notte fuori, restando alzato fino alle sei del mattino, per seguire le emergenze, andando, tra i vari luoghi, anche al comando della polizia municipale e al centro della protezione civile.

La grande nevicata, il giorno dopo

Eppure molti cittadini raccontano una Firenze che non è ancora uscita dall'emergenza. E lo fanno proprio sulla bacheca Facebook del sindaco. Marco scrive: "Vorrei fare presente che stamani alle 11 via Mariti (per chi non lo sapesse) quella che porta a Careggi (l'ospedale di Firenze, sempre per chi non lo sapesse) era ancora piena di neve... ditemi se è possibile una cosa del genere...". Sandra racconta ancora Firenze questa mattina: "Ma se in città non c'è una strada libera, è tutto ghiaccio!!! Senza considerare i rami degli alberi che di spezzano!!! In autostrada c'è gente che ha passato la notte al ghiaccio senza nemmeno un po' d'acqua!!!! E si sapeva che nevicava! Inaccettabile". Ilaria, pragmatica, dà un consiglio: "Se posso darti un consiglio quando le previsioni danno neve ordina di non fare più circolare nè far entrare in Firenze macchine senza catene a bordo o gomme termiche: ieri sera i vigili stavano ad assistere macchine bloccate in mezzo ai viali perchè nonostante la neve fosse alta 15 centimetri le gente partiva od entrava in città nonostante non avesse le catene! Anch'io ringrazio i vigili per l'assistenza e la presenza in strada. Per arrivare a casa ho fatto 10 KM e la presenza dei vigili mi ha dato sicurezza". assimo dice: "Bastava guardare il meteo per portarsi almeno uno spalaneve e uno spargisale a firenze. Almeno uno di questi due macchinari. Uno". Manuela: "ll'è inutile che tu continui a fare lo scarica barile!! son 3 gg che prevedono 230 mm di neve; le macchine spazzaneve e spargisale pronte avrebbero evitato tanti disagi anche a Firenze; se invece di farti pubblicità tu avessi AVVERTITO i tuoi cittadini di portarsi le catene o optare per i mezzi pubblici sarebbe stato già qualcosa!!! ma tanto l'è colpa delle autostrade di trenitalia di topolino e minnie... vien viaaaa". Guglielmo è laconico ma efficace: "Hai toppato".

Foto Carla Stefanini

Foto Carla Stefanini

Filippo: "La vergogna sono i mezzi pubblici che stamani presto non si sono visti e quindi non si sono attrezzati. Il mio pensiero va a quelle persone che si sono arrangiate pur di garantire un servizio pubblico, vedi ospedali e sevizi sanitari territoriali. Voi fate a scarica barile sulle responsabilità mentre la gente per bene con senso del dovere e' riuscita ad andare al lavoro. Di queste non ne parla mai nessuno". Manuela: "Il nostro sindaco ogni giorno ci racconta di cosa fa dove va cosa ha fatto la sua amministrazione, magari un accenno al fatto che firenze sarebbe andata nel caos in caso di neve, poteva anche farlo far uscire i mezzi prima che rimanessero bloccati nei vari stabilimenti". Daniele: "L'emergenza non è finita per niente. tante,troppe persone sono in autostrada e in stazione, i ritardi sono inconcepibili...chi dice dovevate portare le catene o le gomme da neve, credo non si renda conto che i mezzi di soccorso, spargineve e sale non riuscivano a circolare...chi è rimasto in autostrada stanotte ha visto coperte e viveri distribuiti? chiedo perché non lo so e vorrei capire se almeno gli aiuti sono arrivati".

Renzi torna su Facebook e replica con una lunga seconda nota, dopo quella di venerdì sera. "I fatti. 1) La neve ha fatto venticinque centimetri, record assoluto degli ultimi 50 anni. I fiorentini ricorderanno la gelata del 1985: allora i centimetri furono 21. Le previsioni ufficiali ci davano massimo 5 centimetri. Le stesse previsioni assicuravano la pioggia per le ore 17 di venerdì. Difficile negare che si tratti di un fatto eccezionale. 2) Fuori da Firenze è scoppiato il finimondo. Non era MAI accaduto che si bloccassero INSIEME autostrada, fipili, aereoporto, stazione SMN. Mai accaduto prima. Nessuna di queste chiusure è imputabile all'Amministrazione Comunale che ha invece dovuto affrontare il peso dell'emergenza (per esempio aprendo la Fortezza da Basso per i pendolari lasciati a piedi dalle FS). Difficile negare che si tratti di un fatto eccezionale. 3) La città ha avuto un momento di blocco stradale per alcune ore, nel pomeriggio, specie sui viali. Tutti i codici rosso sono riusciti comunque a raggiungere gli ospedali e tutti i bambini sono stati riaccompagnati a casa dalle scuole al massimo entro l'ora di cena. Sono caduti per la neve oltre 120 rami di alberi nei soli viali lungo le strade, fortunatamente senza feriti. Quasi tutti i pini marittimi caduti erano stati recentemente potati. I posti dell'emergenza freddo hanno dato riparo a tutte le donne e gli uomini della marginalità. Si poteva fare di più? Certo. Il piano emergenza studiato dal Comune andrà migliorato? Certo. Quando qualcosa non funziona, il Sindaco deve sempre assumersi la responsabilità. Ora spaliamo, poi verificheremo le colpe. Ma l'idea che l'Amministrazione Comunale sia la responsabile di ciò che ha diviso l'Italia in questi giorni è poco più che una barzelletta, neanche troppo divertente. Qualcuno sta cercando di mischiare i disagi della città di Firenze con il caos che è accaduto intorno. Operazione politica, ma inaccettabile. A Firenze nessuno ha passato la notte in macchina, come accaduto a migliaia di cittadini in autostrada. Chi ha dormito alla Fortezza è stato ospite della nostra protezione civile ma era lì per responsabilità delle Ferrovie. Firenze paga i danni prodotti dal fatto che la città è stata strangolata, strangolata dal laccio autostradale, dai treni fermi, dalle strade esterne come la FiPiLi chiuse. Ma stamattina i viali di circonvallazione erano percorribili, purtroppo anche per i tanti curiosi che andavano a vedere in macchina gli alberi abbattuti sulle strade".

"E non è un caso se il Pdl - la nostra opposizione in città - svolgerà regolarmente una cena da cinquemila persone alla Fortezza da Basso. Non male per essere "una città disastrata" Abbiamo informato minuto dopo minuto come fosse una diretta sulle radio, sulle tv, su internet, persino su Facebook. Abbiamo centinaia di persone che si sono mobilitate e altrettante che lo stanno facendo in queste ore. Abbiamo sparso 250 tonnellate di sale e stiamo proseguendo grazie all'aiuto delle associazioni di volontariato e dei fiorentini di buona volontà. Se ci sono dei meriti in questa vicenda li lascio alle donne e gli uomini del Comune e di tutte le strutture collegate. Io mi prendo solo, a viso aperto, le critiche. E lunedì relazioneremo in Consiglio Comunale con la mappa completa di tutti gli interventi fatti in città in queste lunghe ore di lavoro e anche indicando alcuni errori (col senno di poi avrei dovuto chiudere le scuole venerdì, ma ho sbagliato e lo dico chiaramente: non sopporto quelli che il giorno dopo hanno sempre tutti ragione. Che sono gli stessi che magari hanno preso la macchina senza catene). Respingo però al mittente il tentativo di far credere che a Firenze sia scoppiato lo stesso caos che abbiamo visto in tv sulle autostrade e fuori dai treni. Firenze è un'altra cosa, con buona pace di chi vuol fare solo polemica".

Alessandra Bravi

Federica Sanna

18 dicembre 2010

 

 

 

maltempo

Anche Chiti nella notte dell'inferno

Il vice presidente del Senato punta il dito contro la società autostrade: "Una gestione irresponsabile, non è la prima volta che accade un blocco di queste proporzioni sulle nostre autostrade"

FIRENZE - Nella notte d’inferno sull’A1 c’era anche il vice presidente del Senato, Vannino Chiti, che partito da Roma alle 15.30 di venerdì, è rimasto bloccato dalla mezzanotte alle 11.30 di questa mattina nei pressi dell’uscita Val d’Arno. Raggiunto telefonicamente dall’Ansa mentre, alle 13, è ancora in auto per raggiungere Firenze, Chiti punta il dito deciso contro la società autostrade: "una gestione irresponsabile - tuona il vice presidente del Senato -: non è la prima volta che accade un blocco di queste proporzioni sulle nostre autostrade e in particolare sulla A1 e non si può certo parlare di un effetto sorpresa visti gli allarmi lanciati con anticipo dalle previsioni del tempo e dalla Protezione civile".

Secondo quanto constatato da Chiti, i mezzi antineve e spargisale "sono entrati in funzione quando la situazione era ormai compromessa". "Solo ora - aggiunge - a 16 km da Firenze comincia a vedersi l’intervento dei mezzi di soccorso: quindi c’è una grave responsabilità da parte di chi ha la gestione delle Autostrade dove, tra l’altro non hanno funzionato neanche i filtri in quanto ho potuto constatare la presenza di automobili e, soprattutto, di mezzi pesanti privi di catene o pneumatici da neve, come la legge impone". "Ora - conclude il vice presidente del Senato - un secondo dopo tornati alla normalità, i responsabili di questa situazione vanno individuati e devono essere chiamati a risponderne. Non ci si può preoccupare - conclude Chiti - solo degli introiti e poi fregarsene della sicurezza dei cittadini. Va subito attivata la commissione paritetica per verificare come si risponde sul piano della sicurezza, della manutenzione e degli investimenti in merito ai termini dettati dalla concessione".

Il racconto del vicepresidente. "È stata una cosa indescrivibile. Venerdì siamo partiti da Roma intorno alle 15.30 e siamo arrivati attorno a mezzanotte all'uscita Valdarno e da mezzanotte a stamattina alle 11.30 praticamente non abbiamo fatto un centimetro". Queste le parole rilasciate dal vicepresidente del Senato Vannino Chiti (Pd) a Sky Tg24 vittima, tra gli altri automobilisti, del blocco della A1 a causa della neve. E ha proseguito: "C'erano famiglie, ho visto bambini piccolissimi, due mamme che allattavano, persone anziane, quindi disagi gravissimi". "C'è una grandissima responsabilità - ha aggiunto Chiti - di chi gestisce le autostrade. Sapevamo che nevicava, che c'erano problemi in Liguria e in Toscana però non c' erano nel tratto da Roma verso Firenze nè camion spargisale nè spalaneve. Hanno fatto entrare sull' autostrada anche macchine e camion senza catene". "Come viene gestita - ha concluso - la sicurezza dell'autostrada più importante d'Italia? C'è al Senato una richiesta da tempo di commissione d' inchiesta proposta dal Pd, primo firmatario il senatore Filippi, sulla gestione delle autostrade, credo che debba essere fatta la commissione d' inchiesta. Non è stata nemmeno una nevicata eccezionale. Ci saranno stati 40 cm di neve. Se diciamo all'estero che si ci si paralizza per 40 -50 cm di neve ci prendono per persone che stanno sulla luna"

18 dicembre 2010

 

 

 

 

 

REPUBBLICA

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.repubblica.it/

2010-12-27

 

 

 

 

 

2010-12-21

TRASPORTI

Ferrovie, Antitrust avvia indagine su Rfi e Fs

"Ostacoli all'accesso di nuovi operatori"

L'istruttoria avviata su ricorso di due associazioni degli utenti e di Arenaways

Ferrovie, Antitrust avvia indagine su Rfi e Fs "Ostacoli all'accesso di nuovi operatori"

ROMA - L'Antitrust ha avviato un'istruttoria nei confronti della società Ferrovie dello Stato e di Rfi (la controllata Fs che gestisce la rete ferroviaria) per verificare se abbiano abusato della posizione dominante detenuta nel mercato dell'accesso alla rete ferroviaria nazionale. La "vittima" presunta è la società Arenaways, firmataria di uno degli esposti (l'altro è delle associazioni dei consumatori Altroconsumo e Codacons) in cui si lamentano ostacoli all'accesso alla rete.

In base alla legge, essendo gestore unico della rete nazionale, la società Rfi dovrebbe consentire agli operatori privati che ne facciano richiesta di poter accedere all'infrastruttura nazionale, "tenendo conto del grado di saturazione della rete" e sulla base di regole predefinite. L'inchiesta dovrà dunque verificare se Fs, attraverso la propria controllata Rfi, abbia posto in essere dei comportamenti per ostacolare Arenaways nel mercato del trasporto passeggeri, per favorire la propria azienda Trenitalia e finendo per danneggiare i cittadini che dalla libera concorrenza avrebbero potuto trarre vantaggio.

Secondo i ricorrenti, Fs avrebbe opposto una serie di rinvii pretestuosi a partire dal 2008, quando Arenaways aveva chiesto le "tracce" per lanciare il proprio servizio di trasporto passeggeri lungo una linea che copriva le stazioni di Alessandria, Voghera, Pavia, Milano, Novara, Vercelli, Santhià, Torino e Asti.

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(21 dicembre 2010)

 

 

 

 

MALTEMPO

Vertice da Matteoli: "Chi ha sbagliato paghi"

Adiconsum: "Trenitalia rimborsi i biglietti"

Dopo i disagi, continuano le polemiche. Il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti: "Mi mancava solo prendere una pala per spalare la neve". Una class action per chiedere risarcimenti. Isoradio: "Più utili sms degli utenti che le fonti ufficiali". Brutti (Idv) attacca Autostrade e Anas. Moretti (FS): "Valutiamo rimborsi su ritardi molto alti"

Vertice da Matteoli: "Chi ha sbagliato paghi" Adiconsum: "Trenitalia rimborsi i biglietti"

ROMA - "Io più di quel che ho fatto non potevo fare": il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Altero Matteoli, interviene a 24 Mattino su Radio 24 per parlare del weekend di disagi causati dalla neve e dice di aver fatto il possibile per fare fronte a una situazione della quale, però, il ministero non è responsabile. "Mi mancava solo prendere una pala per spalare la neve - ha aggiunto Matteoli -. Quando ho avuto contezza dell'emergenza ho parlato con i vertici di Autostrade per l'Italia, Ferrovie, Anas, Protezione civile. L'ho fatto decine di volte. Ci ho messo la faccia per una cosa di cui francamente il ministero non è responsabile".

E mentre l'Antitrust si dice pronta ad aprire un'istruttoria 1 sulle società coinvolte nella gestione dell'emergenza, per oggi pomeriggio il ministro ha convocato un tavolo per verificare le responsabilità dei disagi: "Ci sono due aspetti che vanno studiati bene: il primo, ci sono responsabilità? Si paghi. Il secondo: abbiamo sbagliato? Io una convinzione me la sono fatta: c'è un'emergenza, partono Anas, Autostrade, Ferrovie, Protezione civile, ma c'è un coordinamento? Si parte tutti nella stessa direzione? Oggi va chiarito tutto. Poi bisogna che le Prefetture intervengano non facendo entrare nelle autostrade i mezzi", ha precisato il ministro.

Blocco mezzi pesanti. Il ministro ha parlato anche dell'ipotesi

di bloccare preventivamente i mezzi pesanti in questi casi: "Bisogna valutare di volta in volta - ha detto - ma le norme non possono avere un'obbligatorietà marcata, ci vuole elasticità sennò si rischia di bloccare quando non è necessario o non bloccare quando, come in questo caso, sarebbe stato opportuno farlo".

Risarcimenti. Sull'ipotesi di un risarcimento ai viaggiatori bloccati per ore dal maltempo, il ministro ha sottolineato che sarebbe 'auspicabile' un gesto del genere da parte di Autostrade nei confronti degli utenti: "Solo il gesto, a prescindere dall'importo, è la dimostrazione che le persone ferme sulle strade non sono un fatto normale - ha detto il ministro -. Il riconoscimento va al di là della cifra che viene data, è come dire 'Chiedo scusa, e cerco di evitare che in futuro si possa ripetere'". Certo, conclude Matteoli, c'è stata anche da parte dei guidatori scarsa attenzione alle comunicazioni ricevute: "Mi si dice anche che era difficile entrare e portare i soccorsi perché l'autostrada era così intasata che i soccorsi si potevano fare solo a piedi".

Moretti (FS): "Valutiamo rimborsi". "Stiamo valutando con le associazioni dei consumatori che, per ritardi molto ampi, oltre alle 4-5 ore, si preveda il rimborso dell'intero viaggio". E' quanto dichiara l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, a proposito dei disagi accaduti venerdì a causa del maltempo. "Non abbiamo avuto situazioni di interruzione - precisa Moretti al termine dell'incontro al ministero delle Infrastrutture con i vertici di FS, ANAS, Protezione Civile e concessionarie autostradali - abbiamo avuto dei ritardi notevoli, ben superiori all'ora per cui è previsto il rimborso del 50%".

Brutti (Idv): "Revocare la concessione". L'unico vero deterrente è la revoca della concessione, anche se nessuno osa parlarne". Paolo Brutti, responsabile nazionale Infrastrutture per l'Italia dei Valori, torna sulle inadempienze di Società Autostrade e Anas, ancora più insopportabili alla vigilia dei nuovi rincari autostradali. "Nella convenzione con Società Autostrade ci sono interi capitoli dedicati ai disagi atmosferici. Gli accordi prevedono l'installazione di capannoni dotati di mezzi antineve e salgemma da sistemare ogni tot chilometri, pronti a intervenire quando il servizio meteorologico annuncia neve. Nel pedaggio che gli utenti pagano al casello, una percentuale viene specificamente destinata a questo servizio, già pagato, dunque, eppure regolarmente disatteso. Non solo: i mezzi antineve arrivano il più delle volte a posteriori spargendo sale marino misto a terriccio, anziché salgemma, sortendo un effetto se possibile peggiore una volta che il sale si scioglie, formando lastre di ghiaccio completamente lisce.

La verità - prosegue Brutti - è che non esiste controllo da parte dell'Anas. E nel silenzio generale, dal primo gennaio le tariffe autostradali aumenteranno dal 6 al 18 per cento: perché non vengono congelati i rincari, se non in tutte le tratte, almeno in quelle incriminate? E' possibile che a restare congelati siano sempre e solo gli utenti?"

 

Isoradio: "Più utili gli utenti che informazioni ufficiali". "Noi non abbiamo staccato la spina venerdì notte ma abbiamo prolungato la diretta da mezzanotte alle tre. Però, voglio dirlo con chiarezza, dell'emergenza ci hanno avvertito i nostri ascoltatori perché le fonti ufficiali non ci hanno dato alcun input specifico". A parlare così è, in un'intervista al Mattino, il direttore di Isoradio Aldo Papa, che si difende dall'accusa di aver abbandonato gli automobilisti nel corso dell'emergenza neve che ha bloccato le autostrade. "Il sistema di allerta - spiega - doveva scattare per iniziativa di Autostrade per l'Italia. Invece hanno funzionato meglio i messaggini degli automobilisti. Peraltro Autostrade per ore ci ha segnalato disagi secondari su alcuni tratti, senza inquadrare il problema vero, che andava da Bologna a Firenze a Orte".

Adiconsum: "Trenitalia rimborsi biglietti". Contro "le inefficienze del trasporto ferroviario che, puntualmente, col maltempo si aggravano", si scaglia l'Adiconsum, che "si chiede anche come è possibile che in caso di eventi atmosferici previsti e prevedibili, le istituzioni competenti non facciano nulla per prevenire ed alleviare i disagi dei consumatori, costretti a pernottare al freddo ed al gelo su un'autostrada o su un vagone o ad attendere per ore un treno che non arriva". Per l'associazione dei consumatori "non è più possibile che Trenitalia continui a non pagare le proprie inefficienze ed al contempo pretendere che i consumatori paghino i suoi costi" e Pietro Giordano, segretario nazionale Adiconsum, chiede l' immediata attivazione della commissione di conciliazione istituita tra le associazioni dei consumatori e Trenitalia per la risoluzione dei contenziosi e dei reclami dei passeggeri che hanno subito gli effetti dei disservizi aziendali di questi giorni di maltempo e la convocazione di un tavolo negoziale che determini un risarcimento per i passeggeri oltre che il rimborso pieno del costo del biglietto ferroviario. Adiconsum, inoltre, rende noto che nella riunione con la Società Autostrade è stato convenuto di riconoscere ai viaggiatori che sono rimasti bloccati in autostrada per il maltempo, oltre alla restituzione del pedaggio pagato, un indennizzo. La procedura per chiedere l'indennizzo sarà quella prevista per le conciliazioni. L'importante è disporre della ricevuta di pagamento o altro documento (Telepass o Viacard) che attesti il disagio subito.

A24 bloccata, una class action contro Autostrade. Un centinaio di automobilisti rimasti per oltre 5 ore bloccati sull'autostrada A24, il 17 dicembre, ha deciso di aderire ad una class action contro Autostrade Spa in relazione "alla grave omissione della società, obbligata a prestare la dovuta assistenza su tutti i tratti autostradali d'Italia". In soli due giorni, sono già state raccolte un centinaio di adesioni per la class action patrocinata dagli avvocati Anna Orecchioni e Giacinto Canzona, che chiederanno alla società il rimborso di 500 euro per ogni automobilista coinvolto nei disagi causati dal maltempo che presenti (come titolo per aderire all'azione collettiva) il biglietto di ingresso in autostrada per la giornata del 17 dicembre. "La società - si legge in una nota informativa dei due legali - non solo non si è tempestivamente attivata per prevenire i disagi causati da un allarme maltempo previsto con largo anticipo dai metereologi (e diffuso dalla Protezione civile), ma non si è attrezzata adeguatamente".

(20 dicembre 2010)

 

 

2010-12-19

NEVE

Maltempo: istruttoria dell'Antitrust

sulle società che hanno gestito l'emergenza

Il presidente Catricalà: "E' inaccettabile che un po' di maltempo, previsto anche se intenso, abbia causato i disagi che migliaia di cittadini hanno subìto". Migliora la situazione sulle autostrade (riaperta la Siena-Firenze) e negli aeroporti toscani. Traffico ferroviario regolare. Tre vittime in incidenti stradali provocati dal ghiaccio. E muoiono di freddo due clochard

Maltempo: istruttoria dell'Antitrust sulle società che hanno gestito l'emergenza

ROMA - All'indomani dell'incubo sul tratto toscano della A1 1 e dei disagi sulle strade e per le Ferrovie di mezza Italia, l'Antitrust si dice pronta ad aprire un'istruttoria sulle società coinvolte nella gestione dell'emergenza 2. "E' inaccettabile che un po' di maltempo abbia causato i disagi che migliaia di cittadini hanno subìto nei giorni scorsi sulle strade e le ferrovie di uno dei Paesi tra i più industrializzati del mondo. Per questo - annuncia il presidente dell'Autorità, Antonio Catricalà - proporrò immediatamente al Collegio di avviare un'istruttoria nei confronti delle società che potrebbero non avere fornito ai viaggiatori le informazioni necessarie a scegliere se partire o no".

Emergenza, l'Antitrust annuncia un'istruttoria. Si tratta, spiega ancora Catricalà, di "un principio fondamentale del Codice del Consumo che l'Antitrust ha già applicato sanzionando le società concessionarie del Passante di Mestre per l'ingorgo creato in occasione dell'esodo dell'agosto 2009". Il Tar, "a riprova della scarsa sensibilità del Paese nei confronti della tutela dei consumatori, ha annullato quelle sanzioni: stiamo già preparando il ricorso al Consiglio di Stato perchè i cittadini e le associazioni dei consumatori non possono essere

lasciati soli di fronte alla disattenzione dei monopolisti concessionari di servizi pubblici fondamentali".

Bloccati nella notte sulla Siena-Firenze. E' stata liberata solo intorno alle 4 del mattino la superstrada Siena-Firenze, bloccata da ieri pomeriggio tra Bargino e il capoluogo toscano, dove erano rimasti intrappolati gli automobilisti diretti a Firenze. La coda aveva raggiunto fino a 20 chilometri. La Protezione civile e i vigili del fuoco hanno portato viveri e generi di conforto mentre la polizia stradale cercava di 'trainare' la coda verso l'uscita. L'Autopalio è ancora chiusa nello stesso tratto a causa del ghiaccio.

Riaperta la Firenze-Pisa-Livorno. Nella tarda mattinata è stata riaperta nei due sensi dimarcia per l'intero tracciato. Lo rende noto un comunicato della Provincia di Firenze. Sono ancora presenti formazioni di ghiaccio e si raccomanda la massima prudenza nella guida.

Proprio le basse temperature, infatti, hanno creato problemi soprattutto nelle strade secondarie di tutta la regione. Tutta percorribile, invece,la rete autostradale, che era stata liberata ieri dai blocchi causati dalle forti nevicate iniziate venerdì.

Riaperto l'aeroporto di Pisa. Ha riaperto alle 8 l'aeroporto di Pisa dopo quasi 48 ore di stop assoluto dei voli in seguito alla nevicata che ha colpito la Toscana venerdì. Circa 200 passeggeri sono stati accolti stanotte nell'aerostazione assistiti dalla Sat, la società che gestisce il 'Galilei' e che ha assicurato loro generi di conforto e bevande calde. Resta, invece, piuttosto critica la situazione della viabilità stradale per la presenza del ghiaccio. Per questo motivo è stata annullata la manifestazione podistica Pisa Marathon, alla quale si erano iscritti 1.200 atleti, molti dei quali provenienti anche dall'estero.

Treni regolari. Fin dalle prime ore della mattinata, invece, la circolazione dei treni delle Ferrovie dello Stato si sta svolgendo in modo regolare su tutta la rete ferroviaria, sia per quanto riguarda i convogli ad Alta Velocità e a lunga percorrenza sia per quelli regionali.

Firenze, Renzi: "Mi prendo la colpa". Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, si è preso tutte le colpe per il "venerdì nero in città" a causa del maltempo. "Noto sui giornali che molti politici praticano lo scaricabarile. Io non sono così. Sono il sindaco e mi prendo la colpa per il venerdì nero in città. Finita l'emergenza lavoreremo sui nostri errori. Ma per il rispetto che si deve a Firenze - fa notare il sindaco - si sappia che da noi venerdì sera le strade erano già sbloccate. Chi ha dormito fuori lo ha fatto perché era in autostrada o bloccato dai treni, non per colpa di Firenze". Le scuole di ogni ordine e grado della città rimarranno chiuse anche domani.

Vittime del freddo e degli incidenti. Intanto, la neve e il ghiaccio hanno provocato incidenti mortali nel Livornese (due vittime) e in provincia di Lucca (un morto). Il freddo intenso è stata la causa della morte di un clochard a Torino e di un senzatetto a Varese.

(19 dicembre 2010)

 

 

2010-12-18

EMERGENZA FREDDO

Dopo l'incubo, la A1 torna normale

ma è polemica sulla gestione dell'emergenza

Automobilisti bloccati per tutta la notte sul tratto toscano dell'autostrada a causa della neve e del ghiaccio. Il ministro dei Trasporti convoca per lunedi Autostrade, Fs, Anas e Protezione Civile. Disagi anche per i treni, poi la circolazione è ripresa

Dopo l'incubo, la A1 torna normale ma è polemica sulla gestione dell'emergenza Code sulla A1 a Pian del Voglio

ROMA - L'emergenza è superata, i disagi rimangono, ma intanto monta la polemica per la paralisi che da venerdì fino al pomeriggio di oggi ha colpito il sistema dei trasporti in Toscana. L'autostrada A1 è stata riaperta dopo uno stop di quasi 24 ore e un lungo inferno per gli automobilisti fermi, nella notte, al gelo, senza soccorsi. Il Comune di Firenze e la Regione Toscana non escludono proprie responsabilità nella gestione dell'emergenza, ma mettono sotto accusa Autostrade, Ferrovie e Anas. In serata chiusa per ghiaccio la Firenze-Siena.

Proprio i vertici delle tre società, insieme alla Protezione civile, sono stati convocati d'urgenza dal ministro dei Trasporti Altiero Matteoli per fare chiarezza su quanto accaduto. La riunione si terrà lunedì pomeriggio, servirà per fare il punto sull'emergenza maltempo e "si verificheranno l'origine e le ragioni dei disagi per l'utenza". E adesso è allarme ghiaccio: il Centro di monitoraggio meteo-idrologico della Regione Toscana ha diffuso un nuovo avviso fino alle 16 di domenica. Il gelo dovrebbe colpire soprattutto le zone interne centro-settentrionali della regione e, localmente, le zone collinari fra Siena e Grosseto.

1La trappola della A1:

FOTO 2- VIDEO 3

LEGGI la testimonianza: "Ecco la mia notte da incubo" 4

Invia la tua testimonianza 5 - Invia le tue foto 6

I fatti. Venerdì è iniziato con la neve che imbiancava la costa della Toscana, sulle zone interne le precipitazioni nevose sono iniziate in tarda mattinata con un'intensità che nessuno si aspettava. La mobilità regionale è andata in tilt. Già dalla mattina si è bloccato il servizio ferroviario sull'asse tirrenico, poi è toccato alla stazione di Santa Maria Novella, snodo centrale del trasporto su ferro per l'intero paese. Dopo le ferrovie è toccato alle strade, al mattino si è bloccata la Fi-Pi-Li nel tratto vicino Pisa. Bloccati gli aeroporti di Pisa e di Firenze, decine di voli cancellati e qualche centinaio di passeggeri rimasti a terra. La sorte peggiore è quella toccata agli automobilisti. In centinaia sono rimasti bloccati da neve e ghiaccio (e da altri mezzi slittati sul fondo stradale e finiti di traverso sulla carreggiata) soprattutto nel tratto fiorentino dell'A1 e hanno dovuto sopportare un'intera notte al gelo nelle proprie vetture, mentre da Firenze e Arezzo i vigili del fuoco provavano a portare soccorsi ma con grande difficoltà.

La A1 liberata nel pomeriggio. L'autostrada è stata sbloccata solo nel pomeriggio di oggi. "E' ripresa la circolazione del traffico sul tratto Incisa-Valdarno" è scritto in una nota della Protezione civile che hasancito la fine dell'emergenza "per la quale le Amministrazioni territoriali avevano richiesto un intervento della Protezione Civile Nazionale". "La gestione" torna ora "alle strutture ordinariamente competenti" prosegue la nota, che successivamente invita le stesse strutture a mantenere alto lo stato di allerta "alla luce del quadro meteorologico che si prevede per le prossime ore". Quanto agli aeroporti, quello di Firenze è stato riaperto alle 17 mentre per quello di Pisa la riapertura è stata rimandata alla mattina di domenica. Dopo la riapertura al traffico ferroviario della stazione di Firenze Santa Maria Novella, avvenuta alle 9.30, nel corso della mattinata la circolazione dei treni è tornata alla normalità sull'intera rete.

La Protezione civile si difende. Per quel che riguarda il disastro della A1, la Protezione civile si difende. "I disagi e le nevicate erano state da noi ampiamente segnalate con una dettagliatissima circolare a tutti gli enti. Se fossero state seguite non ci saremmo trovati in questa situazione" accusa il capo dipartimento Franco Gabrielli, aggiungendo che "c'è stato un sistematico disinteresse degli italiani che si sono messi in auto senza attrezzature adeguate".

(18 dicembre 2010)

 

 

 

 

 

 

L'UNITA'

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.unita.it/

2010-12-27

 

 

 

 

 

2010-12-21

Verifica clausole Autostrade e Fs

Adiconsum: Trenitalia paghi

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L`Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture ha avviato un`indagine per verificare se i disagi e i disservizi provocati dal maltempo di questi giorni "siano imputabili ad una mancanza del rispetto o ad una carenza delle clausole contrattuali relative ai contratti di servizio delle concessionarie autostradali e ferroviarie". Lo comunica il presidente dell'Avcp Giuseppe Brienza, che "intende svolgere un`indagine che miri a verificare se i fatti accaduti prefigurino modalità di attuazione degli interventi, ritardi e disfunzioni, imputabili al non completo rispetto degli obblighi contrattuali". "Per questo, conclude Brienza, procederemo innanzitutto ad acquisire tutti i dati necessari a verificare dettagliatamente la dinamica dei disservizi e quindi a stabilire eventuali responsabilità nell`operato di Anas, autostrade e ferrovie, nonché eventuali profili di carenza delle norme contrattuali. Ciò al fine di proporre al Governo e al Parlamento elementi utili e concreti per evitare che questi fatti, che hanno provocato grandi disagi a migliaia di cittadini abbiano di nuovo a ripetersi".

Adiconsum denuncia ''le inefficienze del trasporto ferroviario che, puntualmente, col maltempo si aggravano e si chiede anche come è possibile che in caso di eventi atmosferici previsti e prevedibili, le istituzioni competenti non facciano nulla per prevenire ed alleviare i disagi dei consumatori, costretti a pernottare al freddo ed al gelo su un'autostrada o su un vagone o ad attendere per ore un treno che non arriva''. Secondo Adiconsum, ''non è più possibile che Trenitalia continui a non pagare le proprie inefficienze ed al contempo pretendere che i consumatori paghino i suoi costi. Mentre nei momenti di maggior bisogno non si presta assistenza ai passeggeri, in caso di ritardi ed in condizioni atmosferiche normali si continuano a rimborsare i consumatori solo parzialmente con indennità ridicole che vanno dal 25% dell'importo del biglietto per ritardi tra i 60 ed i 119 minuti al 50% dell'importo del biglietto per ritardi pari o superiori a 120 minuti''. Pietro Giordano, segretario nazionale Adiconsum, chiede l' immediata attivazione della commissione di conciliazione istituita tra le associazioni dei consumatori e Trenitalia per la risoluzione dei contenziosi e dei reclami dei passeggeri che hanno subito gli effetti dei disservizi aziendali di questi giorni di maltempo e la convocazione di un tavolo negoziale che determini un risarcimento per i passeggeri oltre che il rimborso pieno del costo del biglietto ferroviario. ''Il ministero dei Trasporti - dice - deve intervenire per individuare responsabili e responsabilità per il caos e per i disservizi che su autostrade, stazioni e tratte ferroviarie, hanno fatto si' che migliaia di consumatori abbiano subito quella che non può essere che considerata una vergogna per un Paese civile''. Inoltre Adiconsum rende noto che nella riunione con la Società Autostrade è stato convenuto di riconoscere ai viaggiatori che sono rimasti bloccati in autostrada per il maltempo, oltre alla restituzione del pedaggio pagato, un indennizzo. La procedura per chiedere l'indennizzo sarà quella prevista per le conciliazioni. L'importante è disporre della ricevuta di pagamento o altro documento (Telepass o Viacard) che attesti il disagio subito. In un prossimo incontro dovranno essere definite le modalità del rimborso e l'entità.

"Evidentemente anche in questo caso la categoria dei trasportatori e' considerata un peso, anziche' una risorsa che consente alle merci di arrivare a destinazione pur in un Paese che ha la rete infrastrutturale piu' vecchia ed inadeguata d'Europa". Cinzia Franchini, presidente di Cna-Fita dell'Emilia-Romagna non ci sta a veder accusati i camionisti per la paralisi delle autostrade colpite dall'ondata di maltempo. Le colpe delle infrastrutture in tilt vanno cercate altrove. E' "una vera e propria vergogna nazionale quella a cui stiamo assistendo: dopo la prima, annunciatissima, nevicata invernale la rete infrastrutturale italiana non e' stata in grado di grado di garantire il servizio per il quale e' abbondantemente pagata. Quanto accaduto tra la notte di venerdi' e sabato sulla nostra rete autostradale e' vergognoso", ma, protesta Franchini, "ora i gestori cercano, come del resto gia' avvenuto gli scorsi anni, di scaricare le proprie pesantissime responsabilita' sugli utenti e in particolare sugli autotrasportatori". La Cna-Fita ribatte ricorda che in base ai contratti di servizio, le societa' di gestione delle autostrade devono garantire la fruibilita' della "gia' scarsa rete autostradale italiana"; e per questo servizio ottengono "bilanci sontuosi in un periodo in cui la quasi totalita' delle imprese soffre", sottolinea l'associazione degli autotrasportatori. Insomma, non si crocifiggano i camionisti. "Le imprese di trasporto, invece, sono state fortemente penalizzate- dice Franchini- e, pur trovandosi in una situazione di assoluta emergenza con mezzi e autisti bloccati sotto zero, molti trasportatori si sono prodigati per aiutare i compagni di sventura, distribuendo il proprio cibo, le coperte ed anche, in alcuni casi, ospitando persone in difficolta' a bordo dei propri mezzi riscaldati".

20 dicembre 2010

 

 

2010-12-19

Dom 19 dicembre, aggiornato ore 10:50

Meteo

Pioggia e schiarite

Roma 0° 9°

Gelo, in trappola per 15 ore sull'A1

Il gioco del "j'accuse": Autostrade: colpa dei Tir

Tutti intorno a un tavolo lunedì pomeriggio. Il ministro dei trasporti, Altero Matteoli, dopo aver autorizzato, in deroga al calendario dei divieti, la circolazione dei tir e dei mezzi pesanti nel week end, ha convocato Anas, Fs, Autostrade e Protezione civile per fare il punto sull'emergenza maltempo e verificare ''l'origine e le ragioni dei disagi''. Intanto, oggi, è andato in scena il gioco del ''j'accuse'' che accompagna ogni emergenza e ogni disastro.

TUTTE LE FOTO

Il primo a puntare l'indice è stato il capo della Protezione civile. ''I disagi e le nevicate erano state ampiamente segnalate in maniera puntuale e precisa con una dettagliatissima circolare inviata il 14 dicembre a tutti gli enti con i comportamenti da tenere. Se fossero stati seguiti non ci saremmo trovati in questa situazione'', ha detto Franco Gabrielli secondo cui ''c'è stato anche un sistematico disinteresse di automobilisti e soprattutto camion che sono entrati in autostrada senza essere adeguatamente attrezzati''.

Anche Autostrade, uno dei soggetti sul banco degli imputati, se la prende con i camionisti. ''L'emergenza neve - ha spiegato la societa' - è stata causata sulle autostrade, ed in particolare sul nodo fiorentino, da veicoli pesanti che si sono intraversati in punti diversi, negli stessi momenti, mettendo in crisi il nostro sistema operativo. Dopo gli allarme-meteo avevamo predisposto i nostri mezzi, e già sparso sale, ma il previsto passaggio con frequenza regolare di spazzaneve e spargitori di sale è stato impedito dai primi tir di traverso''.

Gli autotrasportatori però, chiamati in causa, non ci stanno. ''Tutti gli anni - ha spiegato Giovanni Moltali (Fita-Cna) - Autostrade scarica la responsabilità sugli operatori che fanno solo il loro lavoro, è gente impegnata a far 'girare' l'Italia e che dovrebbe poter contare su infrastrutture efficienti. Per come la vedo io ci vorrebbe una class-action contro Autostrade''.

Di class action ha parlato oggi anche Enrico Rossi, indignatissimo Governatore della Toscana, la regione che ha pagato il pegno più alto nelle scorse ore. ''Denunceremo tutti alla procura della Repubblica: Mauro Moretti di Ferrovie dello Stato, Pietro Ciucci di Anas, e i Benetton di Società Autostrade per l'Italia. Sono queste persone i responsabili dei disagi registrati tra ieri e oggi in Toscana. Chiederemo i danni e - ha aggiunto - sto promuovendo una class action dei cittadini'' Il presidente della Toscana ha chiesto pure che il Parlamento avvii una inchiesta specifica. Pronta la replica dell'Anas.

''Nell''emergenza prima si pensa a risolvere i problemi, poi per andare in procura per fare delle class action ci sara' tempo'' ha detto il presidente, Pietro Ciucci, facendo notare che alcune strade sono gestite direttamente dalle Regioni. Osservazione, quest'ultima, che ha ulteriormente indignato Rossi. ''Dice una una bugia. Non esistono strade gestite direttamente dalla Regione''. '''La verita' - ha concluso il Governatore - è che Ciucci ha sottovalutato la nostra allerta e solo successivamente e tardivamente è intervenuto''.

L'Ispettorato di Vigilanza sulle Concessioni Autostradali dell'Anas (Ivca) intanto ha aperto una verifica ispettiva per verificare l'operato delle società concessionarie nella gestione delle emergenze. E il caos non c'è stato solo su strade e autostrade.

L'Enac ha convocato Alitalia e Aeroporti di Roma dopo i disservizi di ieri negli aeroporti nazionali a causa delle condizioni meteo. Per verificare - spiega - ''l'efficienza dei piani di emergenza e soprattutto le modalita' di informazione ai passeggeri''.

Se il vaglio delle responsabilità è rimandato di qualche ora, c'è già chi qualche certezza ce l'ha. ''A furia di tagliare, di sottrarre soldi al trasporto pubblico il Governo ha portato il sistema al collasso. Raschia, raschia - ha commentato Matteo Mauri, responsabile Trasporti del Pd - si è arrivati al fondo del barile ed è bastata una giornata di neve a dicembre, non esattamente un fatto insolito e imprevedibile, per spaccare il paese a meta'''.

Intanto, nel day after ci si è rimboccati le maniche. ''Da ore si lavora - ha assicurato il ministro Matteoli - per cercare di ripristinare nel più breve tempo possibile i collegamenti''. Ed è un bene che le condizioni meteo aiutino: il termometro sta tornando a salire e la situazione sembra destinata a migliorare.

TUTTE LE FOTO

 

 

FIOCCHI DI NEVE IN ALCUNI QUARTIERI ROMA

Fiocchi di neve a Roma, come da previsioni. Nevicata più intensa sulle zone di Fiumicino, Focene, Fregene ed Ostia. All'aeroporto di Fiumicino e' scattato prontamente il primo livello di piano anti neve con lo spargimento sulle piazzole e piste di appositi prodotti che evitino l'attecchimento sulla pavimentazione. La nevicata, intensa per oltre tre quarti d'ora e che, solo a tratti, ha visto l'attecchimento a terra, si e' trasformata intorno alle 13.40 in una pioggerellina.

NEVE ANCHE IN BRIANZA, TRAFFICO IN DIFFICOLTA'

Per fronteggiare i disagi dausati dalla nevicata che da questa mattina interessa anche la Brianza, la Provincia di Monza ha messo in azione spargisale e lame sgombraneve che tuttavia, a causa del traffico sempre più intenso, riescono a svolgere il servizio con difficoltà. La circolazione risulta rallentata e difficoltosa su tutta la rete, in particolare sulla strada 102 all'altezza di Briosco e sulla 135 all'altezza di Triuggio, dove curve in salita rendono particolarmente pericoloso il transito. Inoltre la Protezione Civile è intervenuta sulla SS36 Milano-Lecco di competenza AnasS all'altezza di Briosco con 10 volontari, impiegati ad assistere gli automobilisti incolonnati in difficoltà.

NEVICA ALL'AQUILA, SITUAZIONE IN PEGGIORAMENTO

Annunciata dalle previsioni, è tornata la neve sulle strade del capoluogo d'Abruzzo. La coltre bianca ha ricoperto le vie dell'area metropolitana provocando qualche rallentamento alla circolazione. Maggiori disagi si registrano sulle frazioni più alte con strade ghiacciate e temperature ben al di sotto dello zero. Anche sul tratto urbano permane l'obbligo di catene a bordo o di gomme termiche. La situazione potrebbe peggiorare nelle prossime ore in quanto si segnalano pressione in diminuzione e umidità oltre il 60%.

TOSCANA, NEVE CREA PROBLEMI SU STRADE E IN CITTA'

I disagi causati dal maltempo, con la neve che cade da stamani anche in diverse località della costa, stanno creando problemi al traffico in gran parte della Toscana. La polizia stradale segnala diversi incidenti, senza gravi conseguenze per le persone, che causano però incolonnamenti o chiusure di strade. A Siena il traffico è paralizzato in città, in provincia si transita solo con catene montate e lungo la Siena-Grosse è stato vietato il transito ai mezzi pesanti per circa 20 chilometri. E' chiusa la Variante Aurelia, in direzione sud, a San Vincenzo (Livorno).

DOPO CAPRI, NEVE ANCHE A NAPOLI

Termometri sotto lo zero e la neve cade a Napoli. Fiocchi bianchi stanno cadendo nel centro della citta', vicino al mare,cosi' come a Mergellina e nel quartiere Chiaia, mentre al Vomero, zona alta della citta', la neve e' piu' abbondante e in alcuni punti riesce a formarsi a terra un sottilissimo strato bianco. Sta nevicando anche nella zona dei Colli Aminei e nei quartieri piu' periferici come Scampia e Secondigliano, cosi' come in alcune zone della provincia a nord di Napoli, come Melito

NEVE 'FARINOSA' E NEVISCHIO IN LOMBARDIA

Neve farinosa e nevischio sta cadendo dalle prime ore del mattino sulle principali strade e autostrade della Lombardia. La nevicata è però lieve e i fiocchi, proprio per le loro caratteristiche, al momento non attecchiscono al terreno. Per ora quindi i disagi appaiono limitati anche se il traffico - molti comunque stanno usando l'auto per ripararsi dal freddo - è intenso come di norma nel periodo pre-natalizio. A Milano e sulle principali arterie in entrata e in uscita non si registrano code particolari, anche se la circolazione non é fluida.

LA SPEZIA SOTTO LA NEVE, DISAGI PER IL TRAFFICO

La Spezia si è svegliata sotto la neve che sta provocando forti disagi al traffico sia in città, in riva al mare, sia nelle zone collinari. Qualche tamponamento viene segnalato in periferia a causa della scivolosità del manto stradale. I vigili del fuoco hanno ricevuto per ora telefonate di persone in difficoltà ad uscire di casa, ma senza interventi particolari. "E' tutto bloccato, innevato, da quota mare alle alture - conferma il responsabile della Protezione Civile provinciale, Maurizio Bocchia -. Per noi è la situazione peggiore, quando la neve si ferma anche sul mare: non abbiamo mezzi sufficienti a liberare tutte le arterie, quindi oggi si presume che gli spostamenti saranno difficilissimi. L'invito è quello di evitare di muoversi se non strettamente necessario". Lo stesso Bocchia è rimasto bloccato sulla via dell'ufficio, nella bassa vallata del Vara. La neve è caduta anche in diverse zone dell'entroterra ligure di levante.

NEVE CANE GHIACCIO

firenze neve

Carpi imbiancata

Nevica a Roma

17 dicembre 2010

 

 

2010-12-18

Sab 18 dicembre, aggiornato ore 22:07

Meteo

Sereno

Roma 4° 10°

Gelo, in trappola per 15 ore sull'A1

Il gioco del "j'accuse": Autostrade: colpa dei Tir

Tutti intorno a un tavolo lunedì pomeriggio. Il ministro dei trasporti, Altero Matteoli, dopo aver autorizzato, in deroga al calendario dei divieti, la circolazione dei tir e dei mezzi pesanti nel week end, ha convocato Anas, Fs, Autostrade e Protezione civile per fare il punto sull'emergenza maltempo e verificare ''l'origine e le ragioni dei disagi''. Intanto, oggi, è andato in scena il gioco del ''j'accuse'' che accompagna ogni emergenza e ogni disastro.

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Il primo a puntare l'indice è stato il capo della Protezione civile. ''I disagi e le nevicate erano state ampiamente segnalate in maniera puntuale e precisa con una dettagliatissima circolare inviata il 14 dicembre a tutti gli enti con i comportamenti da tenere. Se fossero stati seguiti non ci saremmo trovati in questa situazione'', ha detto Franco Gabrielli secondo cui ''c'è stato anche un sistematico disinteresse di automobilisti e soprattutto camion che sono entrati in autostrada senza essere adeguatamente attrezzati''.

Anche Autostrade, uno dei soggetti sul banco degli imputati, se la prende con i camionisti. ''L'emergenza neve - ha spiegato la societa' - è stata causata sulle autostrade, ed in particolare sul nodo fiorentino, da veicoli pesanti che si sono intraversati in punti diversi, negli stessi momenti, mettendo in crisi il nostro sistema operativo. Dopo gli allarme-meteo avevamo predisposto i nostri mezzi, e già sparso sale, ma il previsto passaggio con frequenza regolare di spazzaneve e spargitori di sale è stato impedito dai primi tir di traverso''.

Gli autotrasportatori però, chiamati in causa, non ci stanno. ''Tutti gli anni - ha spiegato Giovanni Moltali (Fita-Cna) - Autostrade scarica la responsabilità sugli operatori che fanno solo il loro lavoro, è gente impegnata a far 'girare' l'Italia e che dovrebbe poter contare su infrastrutture efficienti. Per come la vedo io ci vorrebbe una class-action contro Autostrade''.

Di class action ha parlato oggi anche Enrico Rossi, indignatissimo Governatore della Toscana, la regione che ha pagato il pegno più alto nelle scorse ore. ''Denunceremo tutti alla procura della Repubblica: Mauro Moretti di Ferrovie dello Stato, Pietro Ciucci di Anas, e i Benetton di Società Autostrade per l'Italia. Sono queste persone i responsabili dei disagi registrati tra ieri e oggi in Toscana. Chiederemo i danni e - ha aggiunto - sto promuovendo una class action dei cittadini'' Il presidente della Toscana ha chiesto pure che il Parlamento avvii una inchiesta specifica. Pronta la replica dell'Anas.

''Nell''emergenza prima si pensa a risolvere i problemi, poi per andare in procura per fare delle class action ci sara' tempo'' ha detto il presidente, Pietro Ciucci, facendo notare che alcune strade sono gestite direttamente dalle Regioni. Osservazione, quest'ultima, che ha ulteriormente indignato Rossi. ''Dice una una bugia. Non esistono strade gestite direttamente dalla Regione''. '''La verita' - ha concluso il Governatore - è che Ciucci ha sottovalutato la nostra allerta e solo successivamente e tardivamente è intervenuto''.

L'Ispettorato di Vigilanza sulle Concessioni Autostradali dell'Anas (Ivca) intanto ha aperto una verifica ispettiva per verificare l'operato delle società concessionarie nella gestione delle emergenze. E il caos non c'è stato solo su strade e autostrade.

L'Enac ha convocato Alitalia e Aeroporti di Roma dopo i disservizi di ieri negli aeroporti nazionali a causa delle condizioni meteo. Per verificare - spiega - ''l'efficienza dei piani di emergenza e soprattutto le modalita' di informazione ai passeggeri''.

Se il vaglio delle responsabilità è rimandato di qualche ora, c'è già chi qualche certezza ce l'ha. ''A furia di tagliare, di sottrarre soldi al trasporto pubblico il Governo ha portato il sistema al collasso. Raschia, raschia - ha commentato Matteo Mauri, responsabile Trasporti del Pd - si è arrivati al fondo del barile ed è bastata una giornata di neve a dicembre, non esattamente un fatto insolito e imprevedibile, per spaccare il paese a meta'''.

Intanto, nel day after ci si è rimboccati le maniche. ''Da ore si lavora - ha assicurato il ministro Matteoli - per cercare di ripristinare nel più breve tempo possibile i collegamenti''. Ed è un bene che le condizioni meteo aiutino: il termometro sta tornando a salire e la situazione sembra destinata a migliorare.

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FIOCCHI DI NEVE IN ALCUNI QUARTIERI ROMA

Fiocchi di neve a Roma, come da previsioni. Nevicata più intensa sulle zone di Fiumicino, Focene, Fregene ed Ostia. All'aeroporto di Fiumicino e' scattato prontamente il primo livello di piano anti neve con lo spargimento sulle piazzole e piste di appositi prodotti che evitino l'attecchimento sulla pavimentazione. La nevicata, intensa per oltre tre quarti d'ora e che, solo a tratti, ha visto l'attecchimento a terra, si e' trasformata intorno alle 13.40 in una pioggerellina.

NEVE ANCHE IN BRIANZA, TRAFFICO IN DIFFICOLTA'

Per fronteggiare i disagi dausati dalla nevicata che da questa mattina interessa anche la Brianza, la Provincia di Monza ha messo in azione spargisale e lame sgombraneve che tuttavia, a causa del traffico sempre più intenso, riescono a svolgere il servizio con difficoltà. La circolazione risulta rallentata e difficoltosa su tutta la rete, in particolare sulla strada 102 all'altezza di Briosco e sulla 135 all'altezza di Triuggio, dove curve in salita rendono particolarmente pericoloso il transito. Inoltre la Protezione Civile è intervenuta sulla SS36 Milano-Lecco di competenza AnasS all'altezza di Briosco con 10 volontari, impiegati ad assistere gli automobilisti incolonnati in difficoltà.

NEVICA ALL'AQUILA, SITUAZIONE IN PEGGIORAMENTO

Annunciata dalle previsioni, è tornata la neve sulle strade del capoluogo d'Abruzzo. La coltre bianca ha ricoperto le vie dell'area metropolitana provocando qualche rallentamento alla circolazione. Maggiori disagi si registrano sulle frazioni più alte con strade ghiacciate e temperature ben al di sotto dello zero. Anche sul tratto urbano permane l'obbligo di catene a bordo o di gomme termiche. La situazione potrebbe peggiorare nelle prossime ore in quanto si segnalano pressione in diminuzione e umidità oltre il 60%.

TOSCANA, NEVE CREA PROBLEMI SU STRADE E IN CITTA'

I disagi causati dal maltempo, con la neve che cade da stamani anche in diverse località della costa, stanno creando problemi al traffico in gran parte della Toscana. La polizia stradale segnala diversi incidenti, senza gravi conseguenze per le persone, che causano però incolonnamenti o chiusure di strade. A Siena il traffico è paralizzato in città, in provincia si transita solo con catene montate e lungo la Siena-Grosse è stato vietato il transito ai mezzi pesanti per circa 20 chilometri. E' chiusa la Variante Aurelia, in direzione sud, a San Vincenzo (Livorno).

DOPO CAPRI, NEVE ANCHE A NAPOLI

Termometri sotto lo zero e la neve cade a Napoli. Fiocchi bianchi stanno cadendo nel centro della citta', vicino al mare,cosi' come a Mergellina e nel quartiere Chiaia, mentre al Vomero, zona alta della citta', la neve e' piu' abbondante e in alcuni punti riesce a formarsi a terra un sottilissimo strato bianco. Sta nevicando anche nella zona dei Colli Aminei e nei quartieri piu' periferici come Scampia e Secondigliano, cosi' come in alcune zone della provincia a nord di Napoli, come Melito

NEVE 'FARINOSA' E NEVISCHIO IN LOMBARDIA

Neve farinosa e nevischio sta cadendo dalle prime ore del mattino sulle principali strade e autostrade della Lombardia. La nevicata è però lieve e i fiocchi, proprio per le loro caratteristiche, al momento non attecchiscono al terreno. Per ora quindi i disagi appaiono limitati anche se il traffico - molti comunque stanno usando l'auto per ripararsi dal freddo - è intenso come di norma nel periodo pre-natalizio. A Milano e sulle principali arterie in entrata e in uscita non si registrano code particolari, anche se la circolazione non é fluida.

LA SPEZIA SOTTO LA NEVE, DISAGI PER IL TRAFFICO

La Spezia si è svegliata sotto la neve che sta provocando forti disagi al traffico sia in città, in riva al mare, sia nelle zone collinari. Qualche tamponamento viene segnalato in periferia a causa della scivolosità del manto stradale. I vigili del fuoco hanno ricevuto per ora telefonate di persone in difficoltà ad uscire di casa, ma senza interventi particolari. "E' tutto bloccato, innevato, da quota mare alle alture - conferma il responsabile della Protezione Civile provinciale, Maurizio Bocchia -. Per noi è la situazione peggiore, quando la neve si ferma anche sul mare: non abbiamo mezzi sufficienti a liberare tutte le arterie, quindi oggi si presume che gli spostamenti saranno difficilissimi. L'invito è quello di evitare di muoversi se non strettamente necessario". Lo stesso Bocchia è rimasto bloccato sulla via dell'ufficio, nella bassa vallata del Vara. La neve è caduta anche in diverse zone dell'entroterra ligure di levante.

NEVE CANE GHIACCIO

firenze neve

Carpi imbiancata

Nevica a Roma

17 dicembre 2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2010-12-27

 

 

 

 

 

2010-12-21

Matteoli su disagi neve: chi ha sbagliato paghi, ma il ministero non è responsabile

di Nicoletta CottoneCronologia articolo20 dicembre 2010Commenti (1)

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Questo articolo è stato pubblicato il 20 dicembre 2010 alle ore 13:37.

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"Mi mancava solo prendere una pala per spalare la neve". È arrabbiato il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, che dai microfoni di "24 Mattino" su Radio 24 ribadisce che saranno accertate le responsabilità dei disagi a seguito di un week-end all'insegna della neve. "Io più di quel che ho fatto non potevo fare", ha detto . Quando ho avuto contezza dell'emergenza ho parlato con i vertici di Autostrade per l'Italia, Ferrovie, Anas, Protezione civile. L'ho fatto decine di volte. Ci ho messo la faccia per una cosa di cui francamente il ministero non è responsabile".

Un tavolo per verificare le responsabilità del "white bloc"

Oggi il ministro ha convocato un tavolo per verificare le responsabilità dei disagi causati dal quello che è stato soprannominato il "white bloc". Intorno al tavolo i vertici dell`Anas, delle Ferrovie dello Stato, della Protezione Civile, della Polizia Stradale e delle Concessionarie autostradali. Anche l'Antitrust ha aperto un'istruttoria sulle società che hanno penalizzato i viaggiatori e disponibilità di Autostrade a risarcire gli automobilisti. Il maltempo ha anche paralizzato molti scali aerei europei.

Accertare responsabilità ed errori

"Ci sono due aspetti che vanno studiati bene: il primo, ci sono responsabilità? Si paghi. Il secondo: abbiamo sbagliato? Io una convinzione me la sono fatta: c'è un'emergenza, partono Anas, Autostrade, Ferrovie, Protezione, ma c'è un coordinamento? Si parte tutti nella stessa direzione? Oggi va chiarito tutto. Poi bisogna che le Prefetture intervengano non facendo entrare nelle autostrade i mezzi". Gli automobilisti sono rimasti bloccati per ore e ore sella A1.

 

Moretti: stiamo valutando rimborsi per ritardi oltre le 4-5 ore

Apertura dell'ad di Fs, Mauro Moretti. "Stiamo valutando con le associazioni dei consumatori che, per ritardi molto ampi, oltre alle 4-5 ore, si preveda il rimborso dell'intero viaggio". Moretti ha precisato che non ci sono state "situazioni di interruzione, ma abbiamo avuto dei ritardi notevoli, ben superiori all'ora per cui è previsto il rimborso del 50 per cento".

Blocco dei mezzi pesanti con accordi di volta in volta

Il ministro ha parlato anche della possibilità di bloccare preventivamente i mezzi pesanti in questi casi. "Bisogna valutare di volta in volta - ha detto - ma le norme non possono avere un'obbligatorietà marcata, ci vuole elasticità sennò si rischia di bloccare quando non è necessario o non bloccare quando, come in questo caso, sarebbe stato opportuno farlo".

Il problema è stato sottovalutato

In ogni caso una sottovalutazione del problema c'è stata, ha detto il ministro. "All'inizio dell'emergenza il presidente della Toscana Rossi mi informava dei disagi, poi anche gli altri si sono accorti. Ma una cosa è certa, all'inizio si sosteneva che il traffico scorreva lentamente, con difficoltà, ma che non era bloccato".

Auspicabile un risarcimento agli utenti

Parlando, poi, dei risarcimenti agli utenti intrappolati dalla neve Matteoli lo ha definito "un rapporto privato, tra Autostrade e viaggiatori. Certo, è auspicabile. Solo il gesto, a prescindere dall'importo, è la dimostrazione che le persone ferme sulle strade non sono un fatto normale. Il riconoscimento va al di là della cifra che viene data, è come dire "chiedo scusa, e cerco di evitare che in futuro si possa ripetere"".

Responsabilità anche per gli autisti dei mezzi

Le responsabilità secondo Matteoli, vanno attribuite anche ai guidatori. "Non parlerei di colpe ma certo non sono stati attenti alle comunicazioni ricevute. Mi si dice anche che era difficile entrare e portare i soccorsi perché l'autostrada era così intasata che i soccorsi si potevano fare solo a piedi".

Il presidente della Toscana, Rossi: supporteremo le azioni collettive di risarcimento

Ospite a Radio 24 anche il presidente della Toscana Enrico Rossi. "Sono ancora arrabbiato - ha detto - si cerchino le responsabilità non per vendetta ma perché chi ha sbagliato deve pagare. C'è stata un'Italia divisa in due, con persone rimaste 24 ore in auto con bambini e anziani, una cosa apocalittica. Supporteremo le azioni collettive dei cittadini per risarcimento danno verso Autostrade, Ferrovie e Anas. In un Paese serio questi signori vanno chiamati e messi di fronte alle proprie responsabilità". Rossi ha anche risposto all'ex ministro Scajola che è rimasto in coda 14 ore e per il quale inizialmente si erano sparse voci di un intervento ad personam da parte di soccorsi. "Quando mi hanno chiesto un commento - ha detto Rossi - ho risposto che sarà arrivato un soccorso a sua insaputa, come per l'appartamento. Comunque mi spiace per lui, nessuna polemica. Mi querelerà? Vediamo, sosterremo anche questa querela".

 

 

 

2010-12-19

Catricalà annuncia un'istruttoria sui disagi: inaccettabile che il maltempo paralizzi l'Italia

Cronologia articolo19 dicembre 2010

Questo articolo è stato pubblicato il 19 dicembre 2010 alle ore 14:58.

Anche l'Antitrust mette nel mirino i disagi e i problemi sulle strade italiane degli ultimi due giorni a causa del maltempo. L'autorità garante per la concorrenza e il mercato potrebbe presto aprire una istruttoria "nei confronti delle società che potrebbero non aver fornito ai viaggiatori le informazioni necessarie a scegliere se partire o no". Ad annunciarlo è il presidente Antonio Catricalà, secondo il quale "è inaccettabile che un po' di maltempo, previsto anche se intenso, abbia causato i disagi che migliaia di cittadini hanno subito nei giorni scorsi sulle strade e le ferrovie di uno dei paesi tra i più industrializzati del mondo".

Già in passato l'Antitrust ha comminato sanzioni per un altro ingorgo non adeguatamente gestito da società che ricevono per i servizi un pagamento, anche se poi il Tar ha annullato la multa. "Si tratta di un principio fondamentale del Codice del consumo - afferma Catricalà - che l'Antitrust ha già applicato sanzionando le società concessionarie del passante di Mestre per l'ingorgo creato in occasione dell'esodo dell'agosto 2009".

Il Tar aveva annullato quelle sanzioni. "Stiamo già preparando il ricorso al Consiglio di Stato - continua Catricalà - perchè i cittadini e le associazioni dei consumatori non possono essere lasciati soli di fronte alla disattenzione dei monopolisti concessionari di servizi pubblici fondamentali".

Intanto, un centinaio di automobilisti rimasti bloccati per oltre cinque ore sull'autostrada A24 nella giornata di venerdì scarso hanno deciso di aderire a una class action contro Autostrade. L'associazione dei consumatori Codacons chiede, invece, che "Trenitalia, Autostrade e Anas individuino immediatamente forme di indennizzo a favore delle migliaia di cittadini" danneggiati. Mentre domani il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Altero Matteoli, farà il punto della swituazione con i vertici dell`Anas, delle Ferrovie dello Stato, della Protezione civile, della Polizia stradale e delle concessionarie autostradali.

La viabilità

Sul fronte della viabilità, dopo i 30 chilometri di coda di ieri, la provincia di Firenze ha comunicato la riapertura in entrambi i sensi di marcia della strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno. La superstrada, a causa del ghiaccio, era chiusa nel tratto tra Empoli (Firenze) e Lavoria (Pisa), in entrambe le direzioni. L'invito agli automobilisti rimane quello di guidare con la massima prudenza perché sono ancora presenti formazioni di ghiaccio. La dorsale appenninica rimane ancora interessata dal rischio neve. Domani le scuole rimarranno chiuse a Firenze: a stabilirlo un'ordinanza firmata dal sindaco Matteo Renzi.

Mentre c'è una nuova allerta meteo in Emilia Romagna dalle 19 di domenica alle 13 di lunedì. La Protezione civile regionale ha avvisato che da questa sera potrebbero verificarsi precipitazioni moderate sui rilievi e deboli in pianura, all'inizio sulle province occidentali e poi estese a tutto il territorio durante la notte.

 

 

 

Dormire per strada a -4, un altro clochard morto. Notte d'inverno a Milano coi city angels

di Paola NaniaCronologia articolo18 dicembre 2010

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Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2010 alle ore 12:27.

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Il corpo di un uomo, un clochard di Milano, è stato trovato privo di vita questa mattina in via Farini, accanto a un supermercato. Il decesso dell'uomo, di circa 50 anni, potrebbe essere stato causato dal freddo. Sul posto il 118 di Milano. Ad accertare la causa esatta della morte sarà l'esame autoptico. Il clochard è stato identificato soltanto attraverso un tesserino dell'Opera San Francesco di Milano, l'Onlus dei frati capuccini che offre assistenza ai poveri, che aveva in tasca.

Dormire, per strada, a -4 gradi. Il freddo penetra nelle ossa, i piedi e le mani diventano insensibili. Se si ha la tempra forte si resiste, battendo i denti. Nei peggiori dei casi, quelli che fanno notizia, si muore. A Milano è successo qualche giorno fa, quando una donna senza tetto, 48 anni, è morta per strada, sbronza. Per capire cosa voglia dire essere invisibili, a Milano, e dormire su un marciapiede con due o tre coperte addosso, abbiamo seguito per una notte i city angels, il gruppo di volontari che da 16 anni, nel capoluogo lombardo, porta cibo, scarpe e vestiti ai clochard.

Automobilisti ancora bloccati sulla A1 per neve. Protezione civile: i nostri allarmi inascoltati

Il giro inizia alle 21

Si parte dalla sede dell'associazione in via Teodosio. Fuori c'è già un freddo pungente, uno o due gradi sotto lo zero. Il gruppo è formato da sei persone, ognuna di loro usa un nickname per essere individuato: c'è Condor (il caposquadra), Charlie, Onda, Luna, Rock ed Eterea.

Prima tappa a Tonale, dietro la Stazione Centrale, nel magazzino dell'associazione che vive di donazioni spontanee. Bisogna raccogliere più materiale possibile: con il freddo sempre più rigido servono coperte, tante coperte, e giubbotti pesanti, maglioni, pantaloni e scarpe. "Le scarpe – ci dice Charlie – sono il bene più prezioso per i senza tetto: sono il loro unico mezzo di locomozione, si rompono facilmente e spesso se le rubano tra di loro". Davanti al magazzino incontriamo i primi clochard. Giuseppe – il nome è di fantasia – prende un sacco a pelo. "Questo basta per la notte?", gli chiediamo. E lui: "Ma va, ne ho qua un altro, di quelli grossi", ci risponde. Se li farà bastare.

Verso il centro

Fatto rifornimento di tutto il possibile, si parte per il centro di Milano. Senza tetto anche qui? E' sempre Charlie a rispondere: "Ce ne sono veramente tanti che dormono in zona Duomo, durante il giorno diventano invisibili nelle strade dello shopping ma la sera escono fuori, aspettano di dormire sotto i portici che li riparano un po' di più dal freddo".

Alle 22 il furgoncino con cui si muovono i city angels si ferma in una stradina tra il Duomo e San Babila. Ci sono 10-15 persone ad aspettare: aumenteranno nel corso della sosta. Jasser ha bisogno di guanti, Fulvio di due cappotti, Antonio è in fila per il cibo caldo. I city angels distribuiscono panini con carne e formaggio, dolci e the caldo. Una benedizione con la temperatura che sta scendendo.

Un signore che non ci dice il suo nome racconta che lui è fortunato: ha una casa che lo protegge d'inverno ma con 250 euro di pensione al mese non riesce a mangiare né ad avere acqua calda. Racconta di conoscere parecchie persone che dormono sui marciapiedi: "C'è un tipo che vive così da 25 anni, un altro da 12… Così, in strada". E quando c'è molto freddo? "Si mettono sette otto coperte addosso perché con una muori comunque. L'unica cosa bella – conclude amaro –è che se te ne vai per il gelo nemmeno te ne accorgi. Di freddo si muore, punto e basta".

In centro i city angels rimangono più di un'ora e mezzo. Poi dritti a Cesano Boscone, nell'hinterland milanese. Ci sono 7 rom che vivono in due baracche, non hanno nulla.

A Cesano Boscone

Quando il furgoncino arriva, c'è Ana ad aspettarlo. E' intirizzita, ha un cappotto non troppo pesante addosso. Prende le buste che Condor, Luna, Eterea e gli altri hanno preparato. Ringrazia, augura buon natale, poi ripete "freddo, freddo, i bambini hanno freddo". E non hanno vestiti abbastanza pesanti per riscaldarsi.

Non ne hanno neppure i city angels. Si stringono dispiaciuti nelle spalle, Eterea ha il magone: "Facciamo quello che possiamo ma a volte non basta".

E' notte fonda, la temperatura è arrivata a – 4: si gela anche sul furgoncino, con il riscaldamento acceso. Salutiamo Ana e ci chiediamo che sonno avranno i suoi bambini. La risposta che immaginiamo non ci piace affatto.

 

 

 

 

Uno stop costato 200 milioni

Daniele LepidoCronologia articolo19 dicembre 2010

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Questo articolo è stato pubblicato il 19 dicembre 2010 alle ore 08:12.

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MILANO

Il venerdì nero del maltempo potrebbe essere costato al paese circa il 5% del prodotto interno lordo giornaliero: una cifra non lontana da 200 milioni di euro sui 4 miliardi di Pil macinati ogni ventiquattro ore.

La stima arriva da Andrea Giuricin, economista dell'Istituto Bruno Leoni, che tenta una prima disamina dei danni monetari che il blocco dei trasporti, e a valle di tutte le attività industriali, può essere costato a imprese e famiglie. "Il mancato fatturato solo sul trasporto passeggeri potrebbe aggirarsi intorno ai 25-30 milioni di euro – spiega Giuricin – così diviso: sui 300mila viaggiatori che volano ogni giorno generando un fatturato per le compagnie di 50 milioni di euro, è stimabile che venerdì almeno un quinto sia rimasto a terra. E quindi parliamo di circa 10 milioni di euro perduti" (ancora ieri nell'aeroporto di Pisa 400 persone sono rimaste a terra). Poi c'è tutto il traffico ferroviario: se l'altro ieri i Frecciarossa pare abbiano "dribblato" la stazione di Firenze Santa Maria Novella - tra gli epicentri del blocco sulle rotaie italiane – spostandosi negli scali di Campo di Marte e Rifredi - dalle Fs fanno sapere che solo il 10% dei 7mila treni che viaggiano per l'Italia è stato soppresso: quindi circa 700 treni, soprattutto regionali. Stimando in 1.500 euro il ricavo "teorico" di ogni treno regionale (un computo di massima e per difetto, che non tiene conto dei tragitti), si raggiunge un mancato introito di un milione di euro.

Sono cifre prudenti alle quali andrebbero aggiunte, per esempio, le ore di straordinario pagate ai lavoratori delle Ferrovie, che nella notte tra venerdì e sabato, soprattutto in Toscana, hanno lavorato per riportare la situazione alla normalità. E se il tempo è denaro, pare arduo quantificare il costo dei ritardi, degli appuntamenti di lavoro saltati, delle merci che non hanno visto la loro destinazione e più in generale degli affari mancati in questo venerdì di freddo polare.

L'elenco dei costi del maltempo, più sul lungo periodo, coinvolge direttamente altre filiere industriali, come quelle dell'agricoltura e dell'allevamento. Nei giorni scorsi la Coldiretti aveva già lanciato l'allarme-gelo per gli animali nelle stalle, così come il freddo sta mettendo a dura prova anche le campagne, con intere coltivazioni di ortaggi andate distrutte e un rischio crescente per gli alberi da frutta, secondo quanto riferita dalla Cia, la Confederazione italiana degli agricoltori, per anni stimabili in diversi milioni di euro. Senza dimenticare gli extra-costi di manutenzione di infrastrutture più tecnologiche, tra le tante le centraline telefoniche e gli impianti dell'Enel, poco amici di freddo e ghiaccio.

 

 

 

 

Italia nel caos-neve: accuse contro Autostrade e Anas

Marika GervasioCronologia articolo19 dicembre 2010

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Questo articolo è stato pubblicato il 19 dicembre 2010 alle ore 08:12.

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MILANO

Dopo l'emergenza, le responsabilità: Anas, Fs, Autostrade e Protezione civile sono state convocate per domani pomeriggio dal ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, per verificare l'origine e i motivi dei disagi provocati dalle abbondanti nevicate tra venerdì e sabato su strade, autostrade e negli aeroporti di mezza Italia.

Intanto sabato scorso, in attesa che la situazione tornasse lentamente alla normalità, è partito un tiro incrociato di accuse e giustificazioni da parte dei soggetti coinvolti. A partire dal capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli: "I disagi e le nevicate erano state ampiamente segnalate in maniera puntuale dalla Protezione civile con una dettagliatissima circolare a tutti gli enti. Se fossero state seguite non ci saremmo trovati in questa situazione". C'è stato poi, aggiunge, "un sistematico disinteresse degli italiani che si sono messi in auto senza attrezzature adeguate".

Società Autostrade se la prende con i camionisti e, secondo quanto si apprende, spiegherà al ministro che l'Italia è l'unico paese in Europa in cui le Prefetture non ordinano lo stop del traffico pesante in particolari condizioni. Se ciò fosse avvenuto, questa la tesi dell'azienda, la società si sarebbe potuta adeguare fermando la circolazione. L'impasse creata dai Tir, infatti sarebbe stata la causa principale dell'ingorgo sulla A1 e questo blocco ha impedito anche l'afflusso rapido dei mezzi di soccorso.

Gli autotrasportatori però, chiamati in causa, non ci stanno. "Tutti gli anni – ha spiegato Giovanni Moltali (Fita-Cna) - Autostrade scarica la responsabilità sugli operatori che fanno solo il loro lavoro, è gente impegnata a far girare l'Italia e che dovrebbe poter contare su infrastrutture efficienti. Per come la vedo io ci vorrebbe una class-action contro Autostrade".

A una class action stanno pesando anche le associazioni di consumatori Codacons, Adusbef e Federconsumatori, oltre a Enrico Rossi, governatore della Toscana, la regione che ha pagato il pegno più alto nelle scorse ore. "Denunceremo tutti alla procura della Repubblica: Mauro Moretti di Ferrovie dello Stato, Pietro Ciucci di Anas, e i Benetton di Autostrade per l'Italia, i responsabili dei disagi registra in Toscana. Chiederemo i danni e intanto sto promuovendo una class action dei cittadini". E chiede che il parlamento avvii una inchiesta specifica.

"Nell'emergenza prima si pensa a risolvere i problemi, poi per andare in procura per fare delle class action ci sarà tempo" è la risposta del presidente dell'Anas Pietro Ciucci che aggiunge: "Venerdì c'è stata una situazione straordinaria che ha messo in difficoltà tante strade, autostrade, superstrade. Statali, regionali, provinciali di Toscana e Lazio, non tutte gestite da Anas, ma qualcuna direttamente dalle regioni. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio, ma molti dei problemi sono stati determinati dallo scarso rispetto delle regole da parte dei automobilisti e dei camionisti, che si sono messi in viaggio senza gomme da neve e senza le catene. E come si sa, gli interventi sono difficilissimi quando i Tir si intraversano sulle carreggiate. Ora faremo un esame attento, rigoroso, di eventuali responsabilità non solo delle società concessionarie, ma anche del concedente, cioè noi stessi, per verificare se ci siano state delle defaillance, dei concessionari o dell'Anas".

Il caos maltempo non ha riguardato purtroppo solo strade e autostrade.

L'Enac ha convocato Alitalia e Aeroporti di Roma dopo i disservizi di venerdì negli aeroporti nazionali a causa delle condizioni meteo per verificare "l'efficienza dei piani di emergenza e soprattutto le modalità di informazione ai passeggeri".

Intanto l'ondata di freddo polare che ha colpito in questi giorni l'Italia sta abbandonando la penisola, con le temperature in rialzo e un graduale ritorno alla normalità, anche se resta l'allerta per il ghiacchio. La neve dovrebbe essere meno pesante oggi.

Secondo la Protezione civile, nevicherà fino a quote di pianura sull'Emilia-Romagna centro-occidentale; cadranno fiocchi sui rilievi liguri e sull'Appennino centrale. Ieri sera risultava però ancora bloccata per una coda di circa 15 chilometri la superstrada Firenze-Siena in direzione del capoluogo toscano, tra Bargino e Firenze. Così come si segnalavano code sulla A1, nonostante la riapertura dei caselli, tra Barberino e Firenze Certosa in direzione sud, e tra Chiusi e Incisa in direzione nord. Chiuso al traffico il tratto in provincia di Pisa della superstrada Firenze-Pisa-Livorno, con uscita obbligatoria Lavoria-Navacchio. Sul fronte aeroportuale il Galilei di Pisa riapre oggi. In Toscana, comunque, rimane l'allerta ghiaccio fino a oggi pomeriggio.

 

 

 

 

 

2010-12-18

Matteoli convoca Anas, Fs e Autostrade per i disagi del maltempo. Protezione civile: allarmi inascoltati

Cronologia articolo18 dicembre 2010

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Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2010 alle ore 10:45.

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Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha convocato per lunedì prossimo 20 dicembre, alle ore 16,30, i vertici della Protezione Civile, dell'Anas, delle Ferrovie dello Stato e delle Concessionarie autostradali. Nel corso della riunione - informa una nota del ministero - si farà il punto sull'emergenza maltempo e si verificheranno l'origine e le ragioni dei disagi per l'utenza registratisi ieri ed oggi.

Le previsioni per i prossimi giorni su Meteo 24

Notte da incubo sull'A1, automobilisti bloccati in Toscana. Protezione civile: allarme sottovalutato

All'indomani della terribile giornata di maltempo che ha spaccato in due l'Italia la situazione resta assai difficile (guarda i video).I disagi maggiori riguardano il tratto toscano dell'autostrada A1. Dove sono ancora decine gli automobilisti bloccati tra Firenze e Arezzo in seguito alle abbondanti nevicate che hanno paralizzato il centro Italia. A determinare ieri la paralisi sono stati tir e auto che, in assenza di gomme termiche o catene, sono scivolati sull'asfalto ghiacciato mettendosi di traverso e paralizzando il traffico. Tutti i mezzi spazzaneve e spargisale a disposizione stanno lavorando, soprattutto in direzione nord nel tratto tra Valdarno e Firenze Certosa, dove si registrano ancora disagi. Domani, poi, scuole chiuse a Firenze in base a un'ordinanza firmata dal sindaco Matteo Renzi che continua ad aggiornare la situazione attraverso il suo profilo su Facebook. "Credo che ciò che è accaduto oggi a Firenze sia inaccettabile. Gioco a carte scoperte: verificheremo se ci siano responsabilità anche da parte nostra, delle strutture del comune e delle aziende municipali. Non mi tiro indietro".

Sulla zona non nevica più ma il problema è ora rappresentato dal ghiaccio e dalle basse temperature. Secondo la sala operativa unificata permanente della regione saranno ancora necessarie alcune ore per sbloccare la situazione tra Valdarno e Incisa dove al momento c'è una coda di 38 km. Sul tratto interessato si stanno smontando i guardrail. Il traffico scorre infatti in direzione Sud e l'operazione di smontaggio viene fatta per tentare di convincere gli automobilisti diretti a nord a invertire il senso di marcia. Intanto, in considerazione delle avverse condizioni meteorologiche di ieri, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha autorizzato, in deroga al calendario dei divieti, la circolazioni dei tir e dei mezzi pesanti per consentire la consegna delle merci.

La polemica tra Anas e regione Toscana

È scontro tra l'Anas il governatore della Toscana, Enrico Rossi. "Il presidente dell'Anas dice una bugia. Non esistono strade gestite direttamente dalla Regione. Metterò tutti con le spalle al muro. Porterò questa gente in tribunale". Stamane il presidente dell'Anas aveva invitato il governatore a non ricorrere a procure o a class action ma a pensare a risolvere i problemi. "Parlerò col presidente Rossi, quando accadono eventi straordinari come questo prima di pensare alle procure, alla class action e quant'altro bisogna pensare a risolvere i problemi. È stato un problema che non ha riguardato solo una strada o un'autostrada". Insomma, ha aggiunto Ciucci, "in Toscana non solo le strade di Anas avevano dei problemi ma anche le strade gestite direttamente dalla Regione".

La protezione civile si difende dalle accuse

La protezione civile respinge le critiche circa una presunta sottovalutazione dell'allarme maltempo. disagi e le nevicate erano state ampiamente segnalate in maniera puntuale recisa e dettagliata dalla Protezione civile - replica il capo del dipartimento Franco Gabrielli - con una dettagliatissima circolare a tutti gli enti. Se fossero state seguire non ci saremmo trovati in questa situazione". C'è stato poi, aggiunge, "un sistematico disinteresse degli italiani che si sono messi in auto senza attrezzature adeguate". La priorità al momento, prosegue comunque Gabrielli, "è portare generi di conforto e carburante per liberare gli automobilisti bloccati, poi verrà il momento di fare la somma delle responsabilità". Gabrielli ha convocato il comitato operativo di Protezione civile. Che sta valutando gli interventi da attuare per liberare prima possibile gli automobilisti che da oltre dieci ore sono bloccati sull'A1. La situazione più critica, ha spiegato Gabrielli, è quella tra Incisa e Valdarno, una decina di chilometri dove ci sono centinaia di persone bloccate. "È difficile raggiungerle - sottolinea Gabrielli - e dunque dobbiamo lavorare tutti per andare a prendere anche l'ultimo automobilista. Poi parleremo delle responsabilità".

Treni: per le ferrovie situazione normalizzata

Secondo le Ferrovie dello stato la circolazione dei treni è tornata alla normalità sull'intera rete dopo le cancellazioni e i forti ritardi di ieri. Anche i convogli regionali, nelle zone colpite dal maltempo, stanno tornando al normale funzionamento. Stamane era ripresa poi la percorrenza dei treni ad alta velocità dalla stazione Santa Maria Novella di Firenze, dopo l'interruzione causata dalla nevicata di ieri. La situazione è progressivamente in fase di normalizzazione anche per i treni regionali, che hanno ripreso a circolare nella regione, anche se in numero ancora ridotto. La circolazione ferroviaria aveva registrato già stamattina i primi segnali positivi con l'ingresso, verso le 9.30, dell'Intercity 580 Terni-Milano nella stazione di Firenze Santa Maria Novella. Situazione che lentamente torna alla normalità anche sulla dorsale tirrenica, in prossimità di Livorno, dove ieri il gelo ha determinato la formazione di spessi strati di ghiaccio sulla linea elettrica.

Le altre criticità

Da registrare invece in Abruzzo una abbondante nevicata nel corso della notte sulla Roma-Sulmona dove la circolazione è al momento interrotta. Altri disagi si sono registrati poi sulla linea Torino-Genova dove, a causa del maltempo, nel tratto Trofarello-Asti la neve ha fatto cadere le linee di alimentazione aeree di un binario. È invece arrivato stamane all'alba alla stazione di Torino Porta Nuova, con 13 ore di ritardo l'intercity Salerno-Torino partito ieri mattina dalla città campana e rimasto fermo fermato per quasi 10 ore alla stazione di Livorno Centrale a causa del maltempo.

Situazione ancora difficile in Emilia Romagna

In Emilia Romagna è tornato ad affacciarsi il sole, ma restano chiusi i caselli dell'A1 di Casalecchio e Sasso Marconi in direzione Firenze, a causa dei gravi disagi alla circolazione causati dalla neve in Toscana. Ci sono ancora code sull'Autosole da Modena nord a Bologna che dovrebbero richiedere alcune ore per il suo smaltimento. Per questo la olstrada ha chiuso i caselli verso sud, quelli di Sasso Marconi, Casalecchio di Reno e Borgo Panigale, per non fare immmettere sull'A1 mezzi destinati a rimanere intrappolati verso Firenze. In mattinata è stata tentata una riapertura di circa un'ora, poi di nuovo la chiusura alle 10.59, con deviazione di tutto il traffico verso l'A14. La situazione è pesante anche sulla Statale Porrettana, scelta dai viaggiatori come alternativa all'A1. La Polstrada invece suggerisce per chi è diretto a Firenze, e ha comunque tempo a disposizione, di puntare sull'A15 a Parma verso Livorno, oppure sull'A14 uscendo a Cesena per prendere la E45 Ravenna-Orte. Il resto della viabilità non presenta alcun problema.

Roma verso la normalità

Nel Lazio e nella capitale la situazione del traffico sembra essere tornata quasi alla normalità. Intorno alle 23 di ieri, ha spiegato stamane l'Anas, sul grande raccordo anulare sono stati riaperti gli svincoli Cassia e Cassia Bis. Nelle due strade provinciali ieri si erano formate code che hanno bloccato per ore centinaia di automobilisti. Si viaggia, invece, con catene a bordo sulla Salaria - dal chilometro 64 al 98 - e sulla Ternana che collega Terni a Rieti. Ancora problemi sull'A24, la Roma-Aquila, dove a Castel Madama la polizia stradale impedisce ai mezzi pesanti l'accesso poichè nell'Aquilano continua a nevicare. Anche nella capitale situazione tranquilla dopo le abbondanti piogge che si sono registrate nella serata di ieri. Oltre alla zona dell'Aurelio, l'area più colpita dai temporali è stata Tor Vergata dove, dalla mezzanotte sono caduti 12.6 millimetri di pioggia.

 

 

 

Notte da incubo sull'A1, automobilisti bloccati in Toscana. Protezione civile: allarme sottovalutato

Cronologia articolo17 dicembre 2010

Questo articolo è stato pubblicato il 17 dicembre 2010 alle ore 09:16.

Autostrada A1 bloccata per ore nella notte. La Protezione civile denuncia che sono stati sottovalutati i suoi avvertimenti sul maltempo. Nevicate praticamente su tutta l'Italia, da Nord a Sud, anche a bassa e bassissima quota. È quanto prevede il servizio meteorologico dell'aeronautica militare che alle 12 ha emesso un allerta meteo valevole per 12/18 ore, e quindi da stasera, che prevede nevicate localmente intense e anche in pianura su Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Umbria. Miglioramenti sono previsti nella giornata di domani soprattutto al Centro Nord. Peggioramenti soprattutto sulla costa tirrenica da domenica.

Le previsioni per i prossimi giorni su Meteo24

Neve e Tir di traverso, blocchi sulla A1 tra Incisa e Firenze Sud

Scene di un venerdì 17 dominato dal maltempo e che ha, di fatto, spezzato in due l'Italia provocando anche un morto in provincia di Arezzo: era l'autista di un tir che si è ribaltato in un maxi-tamponamento a causa dell'asfalto ghiacciato nei pressi di Cortona. Nel tardo pomeriggio è rimasto bloccato il tratto dell'area fiorentina della A1, tra Incisa e Firenze Sud e Firenze Certosa. Sulla zona ha nevicato intensamente: il blocco, secondo quanto spiegato da Autostrade per l'Italia, è causato dall'intraversamento di alcuni mezzi pesanti non attrezzati e che hanno intrapreso il viaggio senza catene. Il blocco provocato dai Tir non ha consentito neanche l'impiego degli spargisale e dei mezzi di Autostrade per l'Italia mobilitati per affrontare l'emergenza neve. Durante la notte nel tratto toscano dell'A1 le automobili sono state bloccate per ora.

I treni ad Alta velocità non fermano a Santa Maria Novella

Le abbondanti nevicate in Toscana e nel Lazio hanno già determinato modifiche alla circolazione dei treni su alcune linee. In particolare a Firenze, spiega il gruppo Fs in una nota, i treni alta velocità che collegano il Nord con il Sud del Paese e viceversa non effettuano fermata nella stazione di Santa Maria Novella, ma in quelle di Rifredi e Campo di Marte. Continuano le precipitazioni nevose che dalla tarda mattinata di oggi stanno interessando le autostrade del centro e del nord-ovest del Paese. È tornato operativo poco prima delle 18 l'aeroporto di Orio al Serio (Bergamo), il cui traffico aereo era stato interrotto per neve alle 16.

L'annuncio di Trenitalia

E' ripresa da pochi minuti, con l'ingresso dell'Intercity 580 Terni-Milano, la circolazione dei treni nella stazione di Firenze Santa Maria Novella, bloccata da ieri a causa dell'eccezionale nevicata, oltre 30 centimetri di neve, che ha imbiancato il capoluogo toscano. I tecnici delle Ferrovie dello Stato hanno lavorato ininterrottamente nel corso della notte per ripulire dalla neve binari e scambi e consentire il ritorno alla normalità.

Filtri a Bologna per i veicoli diretti in Toscana. E45 chiusa in Romagna

I problemi che le nevicate stanno provocando al traffico nel tratto toscano dell'A1 hanno portato a ripercussioni anche sul versante emiliano dell'Autosole, dove è nevicato poco. Per evitare eccessivi intasamenti tra Bologna e Firenze, visto che il tratto toscano non assorbe il traffico e si allunga sempre più la coda, la Polizia Stradale ha deciso di mettere un filtro a Casalecchio di Reno, alle porte del capoluogo emiliano, dove vengono fatti passare due-tre veicoli al minuto diretti verso sud. Al casello di Sasso Marconi è stato vietato l'ingresso. Per la neve i problemi maggiori sono in Romagna dove è stata chiusa in entrambe le direzioni la E45, la superstrada che porta da Cesena ad Arezzo passando per l'Appennino.

Le proteste di Alemanno, il governatore della Toscana accusa Fs

Forti critiche sono state espresse alla gestione dell'emergenza sia dal governatore della Toscana che dal sindaco di Roma, dove la neve è caduta nel primo pomeriggio. "Roma oggi pomeriggio è rimasta bloccata in quasi tutti i suoi collegamenti autostradali e stradali esterni alla città. Una morsa di neve e di gelo che ha circondato il territorio comunale con forti ripercussioni su tutto il traffico cittadino", ha affermato Gianni Alemanno. "Credo che le autorità competenti debbano accertare le eventuali responsabilitàdi questo blocco - spiega Alemanno - che si è verificato in particolare sulla Cassia bis e sull'Autostrada Roma - L'Aquila, in tratti di strada che sono sotto le competenze di Società Autostradali e dell'Anas".

Una class action contro le Ferrovie "insieme con i cittadini toscani che stanno sopportando i disagi del blocco dei trasporti su ferro in seguito alla nevicata" l'ha annunciata il presidente della Regione, Enrico Rossi, secondo il quale "è un vero e proprio disastro quello che sta accadendo per pochi centimetri di neve", a causa del blocco degli scambi sull'asse tirrenica e a Santa Maria Novella. In serata Rossi ha annunciato una denuncia alla Procura della Repubblica: "I signori di Fs (l'azienda ha dichiarato di avere garantito i collegamenti, ndr) sono spudorati, a Firenze ci sono 5mila passeggeri al gelo in stazione e i nevi non partono. Denuncerò tutto dettagliatamente. Anche i mancati interventi sulle strade Anas".

I maggiori problemi intorno a Firenze

Sono soprattutto sul nodo fiorentino, in effetti, le maggiori criticità alla viabilità. In Toscana, spiega la polstrada, forti nevicate stanno interessando attualmente il tratto Calenzano-Incisa verso Sud e Incisa- Firenze Sud in direzione nord. Anche qui "a causa della spessa coltre di neve" si segnalano automobilisti bloccati in alcuni tratti mentre in altri, specie in direzione Nord, i mezzi vanno a rilento, con code e rallentamenti, e mezzi in difficoltà. Anche gli spazzaneve e i mezzi di soccorso procedono lentamente per soccorrere i vari automobilisti. Sul posto sono dispiegate le pattuglie della polizia stradale e dei carabinieri. Per non congestionare il nodo fiorentino è stato intercettato e bloccato il traffico pesante a Piacenza e Bologna.

Un treno fermo per ore a Livorno, attacchi di panico

Pasti caldi e visite dei medici del 118. Così la Protezione civile di Livorno si sta prendendo cura di circa 400 passeggeri dell'Intercity Salerno-Torino partito dalla Campania nelle prime ore del mattino e fermo al binario 6 della stazione di Livorno Centrale da circa 7 ore.

Alla stazione il Comune di Livorno insieme all'Asl ha organizzato un posto medico avanzato per dare assistenza tempestiva alle persone rimaste finora sui vagoni. Il treno, secondo quanto appreso, sarebbe fermo a causa dell'interruzione della linea a Tombolo (Pisa), prima della stazione di Pisa, ma si starebbe lavorando per far proseguire prima dell'arrivo della notte la corsa del treno. Le visite mediche si sono rese necessarie per via di alcuni lievi malori (pressione alta, attacchi di panico). Tutti i passeggeri, in ogni caso, sono già stati visitati e assistiti e ora sono in buone condizioni di salute. L'Asl livornese sta facendo preparare pasti caldi alla mensa dell'ospedale in modo che squadre di volontari li distribuiscano lungo il convoglio.

La situazione di ieri sulle autostrade

Autostrade per l'Italia comunica che in particolare dal primo pomeriggio la nevicata è intensa lungo la A11 e nell'area fiorentina dell'A1, dove si registrano rallentamenti e blocchi a causa dell'intraversamento di mezzi pesanti privi delle necessarie dotazioni antineve (catene o pneumatici invernali). Nevica (rilevamento alle 18,30) inoltre sulle seguenti tratte: A1 Milano-Napoli tra Fabbro e Capua A4 Torino-Trieste tra Pero e l'allacciamento con l'A21 A11 Firenze-Pisa nord tra Firenze Peretola e Pisa nord A8 Milano-Varese tra il bivio con l'A4 e Varese A9 Lainate-Como-Chiasso tra il bivio con l'A8 e Chiasso D08 Diramazione Gallarate-Gattico A13 Bologna-Padova tra Occhiobello e l'allacciamento con l'A4 A27 Venezia-Belluno tra la A57 e Vittorio Veneto.

I mezzi sgombraneve e spargisale di Autostrade per l'Italia continuano a lavorare incessantemente per garantire la percorribilità autostradale. Sono inoltre in atto provvedimenti di 'blocco dinamicò dei mezzi pesanti nell'area bolognese dell'A1 a Piacenza ed a Parma in direzione nord, e sempre sull'A1: tra Orte ed Orvieto verso Firenze tra la Diramazione Roma nord e Roma sud verso Napoli tra Capua e Caianello in direzione di Roma. La forte criticità presente anche nel resto del territorio toscano non consente l'adozione di itinerari alternativi locali, pertanto, agli utenti in viaggio per le lunghe percorrenze, si consiglia di percorrere l'autostrada A14 Bologna-Taranto attualmente non interessata da precipitazioni.

Si ricorda che sono obbligatorie le catene a bordo o gli pneumatici invernali. Autostrade per l'Italia invita inoltre i conducenti a guidare con prudenza e a mantenersi costantemente informati sulle condizioni meteo e di viabilità prima di intraprendere il viaggio. Ci si può mantenere costantemente informati attraverso l'ascolto di Rtl 102.5 Fm o Isoradio 103.3 FM, attraverso i pannelli a messaggio variabile, il sito internet www.autostrade.it.

Continua a nevicare anche sul Veneto

Nelle città i fiocchi hanno formato uno spessore di pochi centimetri, mentre il fenomeno è leggermente più intenso su Vicenza, dove la precipitazione era iniziata già in mattinata. Nella città del Palladio lo spessore della neve è di 5-10 centimetri. Il traffico sulle autostrade della regione procede a rilento, ma non vi sono incidenti di rilievo. A Belluno la nevicata è in corso nonostante il termometro segni -8 gradi. Su tutte le strade di questo provincia è obbligatorio per le auto il transito con catene o gomme da neve. Qualche difficoltà viene segnalata sulle tangenziali attorno alla città di Padova, dove la neve sta mettendo in crisi gli automobilisti che stanno facendo rientro verso casa.

Strade ghiacciate e disagi in Trentino

Disagi al traffico, con alcuni incidenti, in Trentino a causa della neve e soprattutto delle strade ghiacciate in seguito alle rigide temperature. L'incidente più grave è avvenuto in tarda mattinata sulla statale Sarche-Tione dove, nei pressi di un tornante, il conducente di un'auto è morto schiantandosi contro un pullman di linea.

Neve e gelo sulle strade statali in gran parte dell'Italia

A causa dell'ondata di maltempo in corso su gran parte della penisola, la circolazione risulta difficile in vari tratti. Per questo l'Anas invita gli automobilisti a informarsi prima di partire sulle condizioni del meteo e del traffico (utilizzando anche il sito www.stradeanas.it, sezione "Viabilità") e ad evitare spostamenti senza gomme da neve o catene a bordo, utilizzando la massima prudenza nella guida.

L'Europa sotto la neve, particolarmente colpita la Germania

Centinaia di voli cancellati, treni bloccati per ore, migliaia di passeggeri in partenza per le vacanze natalizie costretti ad attese estenuanti e migliaia di incidenti stradali provocati dal ghiaccio, alcuni anche mortali: tutta l'Europa, non solo l'Italia, stretta nella morsa del freddo e della neve, ha vissuto oggi una giornata da dimenticare e nei paesi più a Nord la situazione non accenna a migliorare.

Il maltempo ha colpito in modo particolare la Germania, dove nelle ultime 24 ore le condizioni meteorologiche sono deteriorate a causa del passaggio della bufera 'Petrà, che ha portato forti nevicate su tutto il Paese. Ma la neve e il gelo, con i relativi disagi per automobilisti e passeggeri, sono tornati anche in Gran Bretagna, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio e Bulgaria. In Germania il traffico stradale e ferroviario è rimasto paralizzato in numerosi Land. In Baviera tre persone sono morte in seguito a incidenti stradali e negli aeroporti c'è il caos.

La morsa di neve e ghiaccio che ricopre l'intera Germania provoca enormi ingorghi ovunque, mentre in alcune zone comincia a mancare la benzina. Nel pressi di Amburgo si è registrato questa mattina un ingorgo di 49 chilometri, mentre in molte altre zone la fila di macchine ha toccato i 30 chilometri. In alcune zone della Bassa Sassonia e della Turingia parecchi distributori di benzina sono ormai a secco, poichè è impossibile rifornirli a causa del traffico pressochè bloccato ovunque.

Acquisti online in tilt, fermi milioni di regali in Gran Bretagna

Nella morsa del maltempo anche il Babbo Natale britannico in versione online. Neve e ghiaccio impediscono le consegne degli acquisti online mettendo in serio pericolo l'arrivo dei regali sotto l'albero: secondo la stampa locale sono più di quattro milioni i pacchi bloccati lungo il tragitto della consegna solo nelle ultime due settimane. Per il maltempo in Gran Bretagna, alcuni importanti rivenditori online stanno cancellando gli ordini fatti per le feste per paura di non riuscire a farli arrivare in tempo a destinazione. In questi giorni la neve e il ghiaccio stanno portando gravi disagi sulle strade, negli aeroporti e sulle linee ferroviarie: i trasporti sono andati spesso in tilt e con essi, anche il recapito dei regali.

Tempo previsto in Italia fino alle 24

Nord: molto nuvoloso, con nevicate su rilievi alpini-prealpini centro-occidentali; dalla mattinata precipitazioni e nevicate anche sulle pianure della Liguria e sull'Appennino emiliano occidentale, in estensione a Lombardia, Emilia-Romagna e Triveneto, anche in pianura; graduali schiarite serali sulle aree pianeggianti del Piemonte; dalla serata estese formazioni di ghiaccio.

Centro e Sardegna: nuvolosità variabile su tutte le regioni, con residue piogge e nevicate sulle regioni adriatiche; dal mattino aumento della nuvolosità su Toscana, Umbria e Marche, con piogge sparse e nevicate, anche in pianura. Dalla tarda mattinata nuvolosità e precipitazioni in estensione a Lazio e Sardegna, con quota neve intorno ai 500 metri; nel pomeriggio i fenomeni insisteranno nelle aree interne appenniniche, localmente abbondanti, con previsti isolati temporali sulle coste tirreniche.

Sud e Sicilia: irregolarmente nuvoloso con residui addensamenti associati a brevi rovesci e nevicate sui rilievi collinari; dal pomeriggio ulteriore aumento della nuvolosità ad iniziare da Campania e Molise, con previste precipitazioni sparse e nevose oltre i 500-600 metri, localmente anche a quote prossime alle pianure.

Temperature:minime in lieve diminuzione sul versante adriatico e in lieve aumento sulle altre zone; massime in aumento, con valori in sensibile aumento al Centro-Sud nel pomeriggio; a fine giornata diminuzione delle temperature iniziando dal Nord-Ovest.

Un altro clochard morto assiderato

Martedì a Milano una donna è morta per il gelo, ieri a Viterbo c'è stata la seconda vittima. Il cadavere di un uomo di circa 40 anni, senza fissa dimora, è stato rinvenuto nel pomeriggio disteso sull'erba in un campo vicino alla tangenziale della città.

Rischio pioggia a Natale

Per i giorni del Natale, secondo il meteorologo Mario Giuliacci, "non dovrebbe fare freddo e non dovrebbe nevicare sui rilievi, però vi sarà il rischio di nuvole e anche di piogge, soprattutto sulle regioni nordorientali e tirreniche, anche se limitatamente alla giornata del 25 dicembre.

Sulla neve senza skilift?

Possibili disagi in vista per gli sciatori. I sindacati hanno indetto uno sciopero il 26 dicembre ed il 5 gennaio di tutti gli addetti degli impianti a fune. Le associazioni Filt Cgil, Fit Cisl spiegano che la protesta è stata decisa a seguito del mancato rinnovo del contratto, scaduto il 30 aprile scorso. Secondo i sindacati la protesta interesserà tutti gli impianti di risalita delle principali stazioni sciistiche con notevoli disagi per tutte le attività turistiche e sportive collegate.

 

 

 

Dormire per strada a -4, un altro clochard morto. Notte di mezzo inverno a Milano coi city angels

di Paola NaniaCronologia articolo18 dicembre 2010

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Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2010 alle ore 12:27.

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Il corpo di un uomo, un clochard di Milano, è stato trovato privo di vita questa mattina in via Farini, accanto a un supermercato. Il decesso dell'uomo, di circa 50 anni, potrebbe essere stato causato dal freddo. Sul posto il 118 di Milano. Ad accertare la causa esatta della morte sarà l'esame autoptico. Il clochard è stato identificato soltanto attraverso un tesserino dell'Opera San Francesco di Milano, l'Onlus dei frati capuccini che offre assistenza ai poveri, che aveva in tasca.

Dormire, per strada, a -4 gradi. Il freddo penetra nelle ossa, i piedi e le mani diventano insensibili. Se si ha la tempra forte si resiste, battendo i denti. Nei peggiori dei casi, quelli che fanno notizia, si muore. A Milano è successo qualche giorno fa, quando una donna senza tetto, 48 anni, è morta per strada, sbronza. Per capire cosa voglia dire essere invisibili, a Milano, e dormire su un marciapiede con due o tre coperte addosso, abbiamo seguito per una notte i city angels, il gruppo di volontari che da 16 anni, nel capoluogo lombardo, porta cibo, scarpe e vestiti ai clochard.

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Il giro inizia alle 21

Si parte dalla sede dell'associazione in via Teodosio. Fuori c'è già un freddo pungente, uno o due gradi sotto lo zero. Il gruppo è formato da sei persone, ognuna di loro usa un nickname per essere individuato: c'è Condor (il caposquadra), Charlie, Onda, Luna, Rock ed Eterea.

Prima tappa a Tonale, dietro la Stazione Centrale, nel magazzino dell'associazione che vive di donazioni spontanee. Bisogna raccogliere più materiale possibile: con il freddo sempre più rigido servono coperte, tante coperte, e giubbotti pesanti, maglioni, pantaloni e scarpe. "Le scarpe – ci dice Charlie – sono il bene più prezioso per i senza tetto: sono il loro unico mezzo di locomozione, si rompono facilmente e spesso se le rubano tra di loro". Davanti al magazzino incontriamo i primi clochard. Giuseppe – il nome è di fantasia – prende un sacco a pelo. "Questo basta per la notte?", gli chiediamo. E lui: "Ma va, ne ho qua un altro, di quelli grossi", ci risponde. Se li farà bastare.

Verso il centro

Fatto rifornimento di tutto il possibile, si parte per il centro di Milano. Senza tetto anche qui? E' sempre Charlie a rispondere: "Ce ne sono veramente tanti che dormono in zona Duomo, durante il giorno diventano invisibili nelle strade dello shopping ma la sera escono fuori, aspettano di dormire sotto i portici che li riparano un po' di più dal freddo".

Alle 22 il furgoncino con cui si muovono i city angels si ferma in una stradina tra il Duomo e San Babila. Ci sono 10-15 persone ad aspettare: aumenteranno nel corso della sosta. Jasser ha bisogno di guanti, Fulvio di due cappotti, Antonio è in fila per il cibo caldo. I city angels distribuiscono panini con carne e formaggio, dolci e the caldo. Una benedizione con la temperatura che sta scendendo.

Un signore che non ci dice il suo nome racconta che lui è fortunato: ha una casa che lo protegge d'inverno ma con 250 euro di pensione al mese non riesce a mangiare né ad avere acqua calda. Racconta di conoscere parecchie persone che dormono sui marciapiedi: "C'è un tipo che vive così da 25 anni, un altro da 12… Così, in strada". E quando c'è molto freddo? "Si mettono sette otto coperte addosso perché con una muori comunque. L'unica cosa bella – conclude amaro –è che se te ne vai per il gelo nemmeno te ne accorgi. Di freddo si muore, punto e basta".

In centro i city angels rimangono più di un'ora e mezzo. Poi dritti a Cesano Boscone, nell'hinterland milanese. Ci sono 7 rom che vivono in due baracche, non hanno nulla.

A Cesano Boscone

Quando il furgoncino arriva, c'è Ana ad aspettarlo. E' intirizzita, ha un cappotto non troppo pesante addosso. Prende le buste che Condor, Luna, Eterea e gli altri hanno preparato. Ringrazia, augura buon natale, poi ripete "freddo, freddo, i bambini hanno freddo". E non hanno vestiti abbastanza pesanti per riscaldarsi.

Non ne hanno neppure i city angels. Si stringono dispiaciuti nelle spalle, Eterea ha il magone: "Facciamo quello che possiamo ma a volte non basta".

E' notte fonda, la temperatura è arrivata a – 4: si gela anche sul furgoncino, con il riscaldamento acceso. Salutiamo Ana e ci chiediamo che sonno avranno i suoi bambini. La risposta che immaginiamo non ci piace affatto.

 

 

 

 

 

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